13 anni all’ultras juventino L. Guercini
E’ stato arrestato questa mattina a Cernusco sul Naviglio L. G. Guercini, il noto capo degli ultras Viking Juventus, il club dei curvaioli milanesi della squadra torinese. Deve scontare 13 anni e 11 mesi di carcere per tentato omicidio con l’aggravante dell’uso di un’arma da fuoco. L. G. Guercini, insieme al calabrese P. Romeo, oggi 42enne e già in carcere e che era stato indicato come esecutore materiale della sparatoria, partecipò alla sparatoria contro un altro tifoso, in piazza Morbegno, a Milano, nella zona di viale Monza, il 5 ottobre 2006. La condanna è definitiva, di cassazione. Niente condizionali o supposizioni.
13 anni per la maturazione di condanne concorrenti
Oltre alla condanna per il tentato omicidio del 2006, l’arresto è avvenuto in esecuzione di altre pene concorrenti. Non sono state rese note, ma i precedenti dell’ultras sono numerosi. Fu ferito in un’altra sparatoria nel 1997, alla Barona. Da quanto comunicato dalle Forze dell’ordine il suo nome fu coinvolto nel caso della banda della Barona.
Poi anche riguardo alle indagini sulle possibili infiltrazioni della ndrangheta in rapporti che intercorrevano fra gli ultras juventini e la società sportiva. Poi ancora per un caso di un tentativo di estorsione di biglietti dello stadio. Poi anche per aver pubblicato su Facebook ingiurie alle forze dell’ordine e dati sensibili. Insomma, la sua malattia, quella che l’ha portato a dover scontare questa pesante pena carceraria, sarebbe il tifo calcistico.
A suo carico anche un lungo Daspo
L. G. Guercini qualche mese fa era stato colpito da un daspo sportivo di 4 anni con l’obbligo di doppia firma alla stazione dei carabinieri di Cernusco sul Naviglio, o quella di Cassano d’Adda per le partite serali, 30 minuti dopo l’inizio e 30 minuti prima della fine di ogni partita lombarda della Juventus e, in ogni caso, almeno una volta durante le altre partite della Juventus.
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