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Pandilla latina a Milano. Bloccati sul nascere al Corvetto dei novelli latin king

Stavano tentando di ricostruire una banda, una pandilla, di latinos con contatti con i Latin King  ma sono stati fermati sul nascere dagli agenti del commissariato di via Mecenate.

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Si tratta di due giovani. Geovanny Ayrton Valencia Moreno, detto il Loco, ecuadoriano residente ad Opera (Mi), di 20 anni, sposato con una cittadina italiana e Alfredo Christian Suarez Ortega, anche lui 20enne ed ecuadoriano, residente in corso Monforte con la madre e arrivato in Italia a causa di un ricongiungimento familiare. I due hanno precedenti sempre relativi alla partecipazione alle bande di latinos.

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In questo articolo parliamo di:

Il rischio delle Pandilla

Già nel 2013 il commissariato d Mecenate, con una grossa operazione, aveva arrestato 125 persone e smantellato un sistema di pandillas e pandilleros che aveva reso invivibile il quartiere. Anche Valencia Moreno, il loco, era stato arrestato a seguito della partecipazione a delle bande ed era finito al carcere minorile Beccaria.  I capi delle pandillas avevano un seguito di minorenni, tra i 13 e i 15 anni. Ora sono cresciuti e alcuni di loro si preparavano a ricostruire la banda insieme a Moreno e a Ortega. Le indagini vanno infatti avanti anche dopo i due arresti, per identificare chi ha partecipato alle rapine.

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Le rapine

Momenti nella sala cronisti della Questura. il racconto della scoperta della Pandilla
Momenti nella sala cronisti della Questura

Il vice questore aggiunto Elisabetta Silvetti, del commissariato di via Mecenate, ha descritto l’attività dei due latinos come quella di due aspiranti pandillaros che miravano a farsi un nome fra i sudamericani che vivono al Corvetto, utilizzando l’intimidazione e la violenza. L’intenzione era quella di ricreare un clima di terrore.  Le rapine scoperte finora sono 7, particolarmente violente, troppo se si considera l’esiguità del bottino, costituito da pochi euro e da telefoni cellulari. In molti casi è stato possibile ricostruirle tramite le telecamere di sicurezza.

Nel 2016 il “loco” aveva pestato brutalmente un appartenente a un’altra banda di latinos per portargli via il berretto, simbolo che contraddistingue gli affiliati alle pandillas. Questo probabilmente lo ha messo in risalto fra gli appartenenti al gruppo dei latin king e ha dato il via alla serie di rapine, compiute prima da solo e poi in compagnia della spalla, Ortega. Sulle scale della stazione Porto di Mare, in metropolitana aggredirono con un coltello una giovane donna incinta.

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Poi aggredirono un ex latin forever alla stazione Brenta, massacrandolo di botte. Nell’Agosto 2017 in via Barabino, il loco sceglie un sudamericano adulto come vittima e lo segue a casa. Gli grida “io sono un latin king” sferrandogli due pugni, a causa dei quali ha dovuto essere soccorso e portato in ospedale. Questo solo per rubargli 80 euro e il cellulare. Nel settembre 2017 rapinano un minorenne filippino in via Nervesa. In questo caso però sono riconosciuti.

E’ soprattutto notato il giubbotto sgargiante indossato da Valencia Moreno il loco, tramite il quale diventa facilmente riconoscibile. Qualche giorno dopo un’altra rapina ad un altro sudamericano a cui viene rubato il tablet. Anche in questo caso è riconosciuto. In ottobre sempre  Valencia Moreno spintona e rapina una giovane italiana in via Espinosa.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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