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I libri di Milano. Martinitt e stelline al museo

“L’è un martinitt”, un nome che ispirava tenerezza nella Milano di qualche anno fa. Così come intenerivano le Stelline. Erano le due istituzioni, maschile quella dei martinitt, femminile quella delle Stelline, che si occupavano di dare una istruzione ai bambini e ai giovinetti che rimanevano orfani. A volte di un solo genitore.

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Come spesso capitava a Milano, quando una istituzione era un orgoglio  della città, lo diventava anche esserne parte. Quelle dei Martinitt e delle Stelline erano considerate ottime scuole. I due istituti hanno una lunga storia. Nel 1532 il patrizio veneziano Gerolamo Emiliani, poi santificato, su incentivo del duca Francesco II Sforza accolse gli orfanelli di Milano in alcuni locali di piazza San Sepolcro. Sempre Francesco II donò a Fra Gerolamo una casa in quella che ora è via Manzoni. Adiacente c’era una chiesa, che San Carlo Borromeo consacrò a San Martino. I bambini presero il nome dalla chiesa.

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Un martinin, un martinello; tanti martinitt, tanti martinelli

Le bambine presero il nome di Stelline, dalla Chiesa del convento delle suore benedettine in cui fu insidiata l’istituzione loro dedicata, Santa Maria della Stella.
Domenica 3 Dicembre alle 11,00 nelle sale dei Museo Martinitt e Stelline in corso Corso Magenta, 57 vi sarà un altro appuntamento del ciclo di incontri “Incontriamoci al Museo. Milano come non l’avete mai vista Conversazioni con gli autori e letture animate”. Cristina Cenedella e Gianfranco Gandini presenteranno il loro libro “Noi Martinitt. Storie e racconti tra due secoli”. Un delicato e coinvolgente racconto di “vita quotidiana”, ambientato fra il 1800 e il 1900, nell’antico orfanotrofio.

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Le storie saranno raccontate utilizzando i documenti conservati negli archivi ma anche attraverso i ricordi di chi, nella sfortuna di perdere i genitori, ha trovato la grande famiglia dei Martinitt e delle Stelline.
La giornata sarà animata dalla proiezione di immagini di reading a cura dei volontari del Patto di Milano per la Lettura e, chi lo vorrà potrà partecipare alla visita guidata del museo che racconta una lunga parte della storia di Milano.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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