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Tutto ha inizio quando gli uomini del luogotenente Antonio Caretti, comandante della stazione dei carabinieri di Senago, raccolgono la notizia che un certo Vincenzo che sta alle Case bianche ha della roba da vendere. Antonio Caretti ha una lunga esperienza al reparto investigativo di Milano e conosce molto bene i metodi delle indagini sotto copertura dell’antidroga. Non si lascia scappare l’occasione.
Le case Bianche sono tristemente famose, non è difficile intuire che sono quelle di via Salomone, a Milano. Insieme, carabinieri di Senago e di Milano cercano chi potrebbe essere il depositario di questo grande quantitativo da mettere sul mercato. Individuano un Vincenzo, originario di Catania, che ha una casa con una finestra in una posizione utilissima allo scopo.
Vincenzo è il tipo di persona che un tempo, la mafia chiamava “di fiducia”. Tanti piccoli precedenti penali e che si mette “a disposizione” per certi servizi. Inizia la sorveglianza e dopo poco tempo si decide di intervenire. Al suono del campanello l’uomo non risponde, la porta di casa rimane chiusa. Vincenzo proprio i carabinieri non li vuole e non apre la porta. Starà facendo sparire le prove.
I carabinieri però non si scompongono e chiamano i vigili del fuoco per abbatterla. Come questi iniziano il loro lavoro, Vincenzo apre. Non ci teneva a vedersi distruggere la porta. Con lui ci sono due grossi Pittbull, che puntano gli occhi sui carabinieri. Una mossa sbagliata e gli animali potrebbero scattare. Tutti quindi cercano di mantenere la calma e interrogare Vincenzo senza che lui o i cani si agitino. Alla fine Vincenzo cede, e spiega che nell’altra stanza c’è la figlia di 24 anni, e che lui non aveva aperto perchè aveva un panetto di hashish da mezzo chilo, e lo consegna ai carabinieri.
La figlia dell’uomo, appena arrivata dall’Australia dove fa la barista, è ancora sdraiata a letto. Dice che preferisce non alzarsi perchè non si sente bene, ha il raffreddore. Naturalmente il primo posto in cui i carabinieri guardano è sotto al suo letto. Ed è qui che si trova un enorme materasso costituito da sacchetti pieni di marijuana, 11 chili in tutto. Probabilmente la giovane aveva davvero bisogno di un aerosol. Altrimenti non si capisce come possa essere riuscita a resistere all’ odore intenso lasciato dalla marijuana. Un odore che sale su per il naso, rimane in gola, e libera le vie aeree.
La scoperta della droga costituiva il successo dell’operazione, ma in caso di Vincenzo delle case Bianche c’era anche un’altra sorpresa. In una valigia nascosta sotto l’armadio, sotto un cuscino, c’era una pistola 98 FS e parecchi proiettilli dall’ogiva in rame. Non risultava rubata e la matricola non era abrasa. Rintracciato il proprietario, ha detto che non si era accorto che gliela avevano rubata. Subirà una acusa per mancato controllo, mentre i due super pusher sono stati arrestati. I due pittbull sono invece stati affidati ad conoscente della barista, in attesa che lei chiarisca la sua posizione.
Articolo aggiornato il 07/08/2020 00:58