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Milano. Erano le 22 della sera del 30 ottobre in via Pier della Francesca. Dalla finestra di un balcone di un appartamento al piano sopraelevato volavano piatti, cibo, bicchieri posate. Le urla si sentivano da lontano. I vicini chiamano i carabinieri. Conoscono la situazione e sanno che non è la solita lite rumorosa di vicini poco rispettosi del prossimo.
Quando gli uomini dell’Arma arrivano sul posto trovano in cortile un uomo di 38 anni che sta dando in escandescenze contro la madre che si era rifiutata di dargli del denaro per ubriacarsi. Alla vista delle forze dell’ordine si era era abbarbicato su una ringhiera alta circa un metro e minacciava di buttarsi. Pur nella drammaticità della situazione, la situazione aveva un qualcosa di ridicolo, data l’altezza della ringhiera. L’uomo infatti era stato scarcerato nel pomeriggio da San Vittore, dove aveva scontato una pena di pochi giorni dopo essere stato arrestato e condannato verso la metà di ottobre, sempre per maltrattamenti in famiglia e sempre nei confronti della madre.
Gli avevano proibito di avvicinarsi alla casa della madre, ma è stato il primo posto in cui è andato dopo essere uscito dal carcere, in cui è tornato dopo che i carabinieri lo hanno calmato. Ora dovrà rispondere di maltrattamenti, resistenza a pubblico ufficiale e mancata osservanza di un decreto del giudice.
Una storia triste, che mostra la difficoltà che possono avere i genitori di figli adulti e problematici, che devono affrontare il dolore di vedere il proprio figlio rovinarsi con le sue mani e di prendere decisioni dure come quella di dover denunciare il proprio figlio. Decisioni però necessarie per aver ancora la speranza di salvarli, di salvare sè stessi e di evitare tragedie.
Articolo aggiornato il 01/01/2021 18:55