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Venerdì 13,alla sera ad Arluno presso il salone del bar il Portico si è tenuto un dibattito sul prossimo Referendum sull’autonomia di Regione Lombardia del prossimo 22 ottobre.
Il dibattito promosso e organizzato dall’associazione Donne del Ticino e dal Comitato per il Sì di Arluno ha visto un buon successo di pubblico. Durante la serata, dove sono stati trasmessi video informativi sul Referendum, sulle modalità di voto e sulla “specialità della Lombardia” abbiamo assistito agli interventi del Presidente del Consiglio Regionale Fabrizio Cecchetti, e del Consigliere regionale Marco Tizzoni, che oltre a peronare le motivazioni del Sì all’autonomia, hanno voluto ribadire che questo referendum non ha “colore politico”, ma è il Referendum di tutti i Lombardi, sia quelli Lombardi di nascita, sia per i residenti in Lombardia. Un referendum, soprattutto, contro nessuno. Cecchetti ha infatti ribadito più volte che l’Autonomia non sarà a discapito di nessun altra regione, in quanto la Lombardia saprà utilizzare le stesse risorse che oggi spende lo Stato, ma in modo migliore, tanto da poter creare nuove opportunità di lavoro, facendo crescere l’economia della regione, che così tornerà a essere la locomotiva d’Italia. Sarà quindi anche”di maggior aiuto” per le altre regioni italiane.
Dello stesso avviso anche il consigliere regionale Marco Tizzoni, che ribadisce quanto il poter gestire più competenze su scuola, lavoro, trasporti e attività produttive, rimettendo in moto l’economia Lombarda, ci porterebbe ad essere la regione più ricca d’Europa, più ricca persino della Baviera. Tizzoni e Cecchetti hanno entrambi sottolineato quanto sia sbagliato invitare i cittadini a non andare a votare. E’ una posizione “stupida” e antidemocratica che alcune forze politiche nazionali e regionali stanno tenendo, senza rendersi conto di danneggiare il popolo Lombardo e l’Italia intera. Anche sulla famosa questione “costi”, più volte sottolineata dai detrattori del Referendum, Cecchetti ha precisato che quanto speso per il referendum non deve essere considerato un “costo”. Innanzitutto dare la parola alla gente attraverso il voto non é un costo: è la Democrazia. Inoltre ha ribadito che il voto elettronico è stato voluto dal movimento 5 stelle che, insieme alla maggioranza, ha votato si al Referendum. I Tablet che saranno usati rimarranno presso le scuole sede di seggio, a disposizione dei ragazzi dislessici, dopo inserimento di un software pensato per aiutarli, e dei Comuni per le future consultazioni.
Al termine della serata Nella Corrado, Presidente dell’Associazione Donne del Ticino, ha ringraziato i relatori intervenuti, il Comitato del Sì per Arluno, Enzo Nielfi per la collaborazione, il direttivo dell’Associazione Donne del Ticino, di cui fanno parte Marjeta Placa, Bruna Cattaneo, Rita Cecchetti, Donatella Magnoni e Monica Porrati, invitando infine tutti i presenti a votare Si.
Articolo aggiornato il 16/10/2017 16:40