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Non capita spesso di passare davanti ad una via o un edificio e notare qualcosa che al momento ci spaventa ed inquieta, però quando capita, raccontare ad altri la propria esperienza per sdrammatizzare quel che si è visto, aiuta a superare il momento. Non vi dirò dove si trova questa finestra, a parte che si trova a Milano, non lo farò per difendere quella vecchina che probabilmente considera questi due bambolotti qualcosa di vivo, di animato, e che sempre probabilmente, per non farli annoiare li posiziona alla sua finestra, che si trova al pian terreno di un palazzo come ce ne sono tanti nella nostra città.
Dall’immagine non si riesce a trasmettere tutta l’apprensione che invece viene trasmessa dai due bambolotti quando vi ci si passa davanti, non solo la prima volta che li si nota, anche dopo, e ora vi spiego perché.
Le due figure non sono sempre in quella posizione, a volte sono più girate, a volte proprio non ci sono e a volte cambiano d’abito, o almeno così mi è parso di vedere. Passando più volte davanti a questa finestra nell’arco di una settimana, infatti, rivolgo sempre uno sguardo verso di loro un po’ perché tutto sommato trovo la cosa divertente, un po’ perché voglio assicurarmi che restino li, anche se quest’ultimo è un timore totalmente irrazionale. Ci sarebbe da chiedersi come potrebbe essere passare di li la sera, con il buio, magari durante una tenue pioggerellina, e vedere i due “personaggini” illuminati dal bagliore di un fulmine. Sarebbe a dir poco terrificante non credete?
Tutto sommato, anche se viviamo in un mondo razionale, pieno di nozioni verificate e verificabili, qualche volta le sensazioni prendono il sopravvento, ed è quasi bello poter immaginare questi due oggetti inanimati, prendere coscienza, muovesi con dei piccoli movimenti a scatti, causati dalla loro rigida natura. Oppure, immaginare che possano vederci, magari che possano persino capire cosa pensiamo mentre li guardiamo. Questo non solo quando passiamo loro davanti, ma anche quando semplicemente li guardiamo in questa fotografia scattata una mattina di settembre.
Articolo aggiornato il 07/10/2019 02:10