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Trovano l’evaso. Era sotto il letto, anzi dentro

La voglia di libertà e l’aria di vacanza ha contagiato anche i detenuti condannati agli arresti domicilianti e nel corso del mese di luglio i carabinieri del  Comando Provinciale di Milano hanno avuto il loro belda fare per riacchiappare ben 34 detenuti evasi. 20 sono stati sorpresi in flagranza di reato, in giro per le strade o comunque in luoghi diversi da quello di detenzione. Gli altri 14 sono stati arrestati e riportati in carcere per l’esecuzione di mandati emessi dell’Autorità Giudiziaria. I carabinieri proposti ai controlli avevano infatti riscontrato che vi ernao state delle violazioni delle prescrizioni imposte.

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Sotto al letto, dentro al letto

Il premio dell’evaso più sprovveduto del mese lo ha preso però un 42enne italiano, che pensava di poter giocare a nascondino con i carabinieri. L’uomo, 42 anni e condannato per reati contro il patrimonio si era reso irreperibile sin dai primi giorni del mese di luglio. Lo scorso 17 luglio il Tribunale di Milano aveva emesso un altro ordine di carcerazione. I carabinieri lo stavano cercando e una pattuglia della stazione Milano Porta Magenta ha provato a vedere, per l’ennesima volta, se era tornato a casa.  Uno dei carabinieri lo ha visto attraverso una finestra che da sul pianerottolo della casa e lo ha riconosciuto. Stava sgattaiolando in fondo al corridoio.  A quel punto sono andati a colpo sicuro e hanno suonato il campanello. Lo zio dell’evaso, un uomo di 49 anni, ci ha messo qualche minuto ad aprire la porta, scusandosi poi con il fatto che stava riposando.

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Ha però sostenuto che era solo in casa, che non aveva notizie del nipote, e che non lo aveva visto. Naturalmente è scattata la perquisizione dell’appartamento. Ed è cominciato il gioco del Nascondino. L’evaso è stato ritrovato in camera da letto, rannicchiato all’interno del cassone contenitore del letto matrimoniale. Quando i carabinieri hanno sollevato la struttura del letto lo hanno trovato, hanno dichiarato “toppa”, e lo hanno portato direttamente a San Vittore.  Lo zio è stato denunciato a piede libero per favoreggiamento personale.

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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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