Ora la moschea abusiva diventa un Centro Estivo per ragazzi mussulmani
Mentre domani mattina in Prefettura continuano gli incontri per i protocolli Sprar, la questione migranti a Milano continua a dividere. Non solo per i controlli e le retate davanti alla stazione Centrale, o per le continui atti illeciti compiuti da cosiddetti presunti profughi. Questa volta agli onori della cronaca ritorna la Moschea Abusiva di via Cavalcanti 11, nel municipio 2.
L’ annoso problema delle moschee abusive presenti a Milano è ormai noto a tutti. L’amministrazione Sala oggi, come quella di Pisapia ieri, non è intervenuta per ripristinare la legalità. In questi luoghi non sono garantite le misure minime di sicurezza per chi le frequenta, non è verificato che all’interno non si faccia proselitismo per l’isis o per coloro che utilizzano la religione per fini politici e non si contano gli innumerevoli disagi che creano soprattutto ai residenti.
Eppure il Sindaco Sala, in campagna elettorale, aveva promesso di chiuderle
Matteo Salvini in via Cavalcanti, alla moschea abusiva, domani mattina
Domani mattina, alle 11, al presidio organizzato dagli gli abitanti della zona per protestare contro la moschea abusiva, oltre al Presidente del Municipio 2, Samuele Piscina, e alla Consigliera Silvia Sardone, ci sarà anche Matteo Salvini, nella doppia veste di consigliere comunale di Milano e segretario Federale della Lega Nord. Con lui il Vice Presidente del Consiglio Regionale Fabrizio Cecchetti, novello Commissario Provinciale della Lega Nord di Milano, e l’ Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Simona Bordonali.
Vogliono richiamare l’attenzione dell’amministrazione comunale su quella che oggi non è solo una moschea abusiva situata in un sottoscala e senza nessuna via di fuga, dove si radunano centinaia di persone in diverse ore del giorno e della notte, ma che in quest’estate rovente è diventata un “Centro diurno estivo per ragazzi Mussulmani”.
Un centro estivo nel sottoscala
E’ questa nuova situazione che i cittadini e l’on Salvini, l’assessore Bordonali, il vice Presidente Cecchetti, e tutte le forze politiche del municipio 2 vogliono far presente al Sindaco Sala, all’assessore Majorino e all’Assessore alla sicurezza Rozza. Pechè, prima di dover raccontare l’ennesima disgrazia, si possa trovare una soluzione, che non può essere altro che la chiusura della moschea – centro estivo.
A Milano se un comune cittadino italiano, o straniero regolarmente residente, decide di aprire una qualsiasi attività in un locale, lo può fare solo se in possesso dei requisiti idonei. Compresi i certificati di idoneità dei locali stessi. Invece riguardo ai mussulmani e ai richiedenti asilo continuino ad essere tollerate situazioni di chiara irregolarità.
Consigli per Salvini, Rozza e Majorino
Vorremmo consigliare all’onorevole Salvini di chiedere al Sindaco Sala di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, all’Assessore Majorino di non puntare solo ad accogliere i nuovi, ma di farsi promotore di soluzioni adatte ai già presenti, soprattutto se si tratta di bambini, come in questo caso. E all’assessore Rozza di pensare meno ai tuffi nel Naviglio da parte dei consiglieri comunali, ma di “tuffarsi” lei in maggiori controlli sulla sicurezza dei cittadini milanesi e ospiti.
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