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Incendi. A Bruzzano tanta diossina ma Garbagnate è salva

Poche ore fa Arpa Lombardia, agenzia regionale per l’ambiente, ha reso note le concentrazioni di diossina nella nube che si è sprigionata dall’incendio del deposito di rifiuti della Carluccio spa, a Bruzzano. Rientrato già da ieri sera anche l’allerta lanciato dai sindaci di Garabagnate Milanese e Lainate per l‘incendio della ex Rotamfer.

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Dopo i rilievi Arpa ha dichiarato che tra Garbagnate Milanese, Lainate e Arese non vi era traccia di sostanze pericolose nei fumi rilasciati dall’incendio. E’ stata accertata, grazie ai rilevatori portatili, soprattutto l’assenza di alcune sostanze pericolose quali idrocarburi, ammoniaca, anidride carbonica e acido solfidrico. Anche il sindaco di Garbagnate, Daniele Barletta, con un “Tutto ok”, ha annunciato che il preallarme del possibile incidente ambientale si era chiuso.

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A Bruzzano preoccupa il livello di Diossina, ma non perdurerà nel tempo

Più preoccupante la situazione di Bruzzano dove Arpa Lombardia ha continuano i monitoraggi per tutta la giornata di ieri. Oggi ha diffuso i risultati. i Livelli di concentrazione della diossina e dei furani (PCCD-DF) nell’aria è pari a 80.9 picogrammi per metrocubo (1 pgeq = 1000 fgeq) e vi è una concentrazione di benzoapirene pari a 40.838 ng/m3. Questi dati sono stati inviati all’Ast (Asl) che effettuerà le valutazioni in base a delle scale di valori già stabilite.

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Questi sono infatti di risultati delle misurazioni effettuate nelle ore più critiche dell’incendio, quando l’emissione di polveri e della diossina era più alta. Sono valori 270 volte superiori alla norma ma, secondo Arpa Lombardia, sono comunque concentrazioni che rientreranno nella norma nelle prossime ore, come accade in tutti gli incendi di analoghe dimensioni.Si è trattato quindi di una breve esposizione temporale.

Preoccupanti anche i livelli di idrocarburi aromatici policiclici, i cosiddetti IPA. Arpa spiega che la legge sulla qualità dell’aria prende in considerazione 7 sostanze. Fra queste nell’aria di Bruzzano, durante l’incendio, era presente solo il benzo(a)pirene, (B(a)P), per il quale è previsto un limite sulla concentrazione media annuale pari a 1 ng/m3. Generalmente le concentrazioni medie dell’inquinante nel mese di luglio sono al di sotto del limite di rilevabilità strumentale, attorno a 0.05 ng/m3, in inverno molto raramente superano i 20 ng/m3. Durante l’incendio, come si è detto, si è rilevata una concentrazione di B(a)P pari a 40.838 ng/m3.

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Secondo quanto dice Arpa Lombardia saranno resi noti i dati di concentrazione degli inquinanti man mano che saranno disponibili. Le misurazioni continueranno anche oggi. Secondo le aspettative di Arpa, i valori degli inquinanti rientreranno nelle medie entro la giornata.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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