Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Domani mattina il presidente del Consiglio dei ministri del governo italiano Paolo Gentiloni sarà a Milano. L’occasione è la presentazione ufficiale della candidatura di Milano come sede dell’Agenzia Europea per i medicinali (Ema). A riceverlo per la cerimonia che si terrà alle 11,30 a palazzo Pirelli, nel belvedere dedicato a Enzo Jannacci, ci saranno il Presidente di regione Lombardia Roberto Maroni e il sindaco di Milano, Beppe Sala. Con loro ci sarà anche il il professor Enzo Moavero Milanesi, consigliere del premier per la promozione della dislocazione milanese dell’agenzia stessa.
La proposta della candidatura di Milano a sede dell’Ema è nata all’indomani del voto britannico sulla Brexit. Attualmente l’Ema ha sede a Londra, ma con le procedure di uscita della Gran Bretagna dall’ Unione Europea, è necessario scegliere un’altra città in cui installare l’importante centro per la farmaco vigilanza. Una delle motivazioni più importanti per la scelta di portare Ema a Milano è legata alla possibilità di numerosi nuovi posti di lavoro per laureati. Si tratta di una scelta prestigiosa.
Qualche problema è nato, però con l’indicazione della sede da destinare alla istituzione europea. Il presidente Roberto Maroni ha proposto lo stesso palazzo Pirelli, immaginando lo spostamento del parlamento regionale nelle stanze di palazzo Italia, nell’area Expo. La cosa ha fatto storcere più di un naso, nelle stanze del Pirelli e fra i consiglieri regionali.
Le parole del vicepresidente del consiglio regionale Fabrizio Cecchetti ne rissumono il pensiero. Si ad Ema a Milano, ma non nel Pirelli. Lo scorso marzo cecchetti diceva infatti: “La decisione di far sloggiare il parlamento lombardo dal Pirellone per trasferirci la sede dell’agenzia europea del farmaco rappresenta l’abdicazione della democrazia alle volontà dei tecnici e dei poteri forti.
Questo non è un gesto di generosità, come ha detto il presidente Cattaneo, ma è un atto di sottomissione della politica alla burocrazia europea. Il parlamento della Lombardia non si tocca senza se e senza ma”. Domani sapremo quindi anche quali saranno le proposte per la sede fisica dell’Ema a Milano e se le trattative fra Consiglio regionale e giunta sono arrivate ad un compromesso finale.
Articolo aggiornato il 20/07/2020 20:31