Mondo green. L’auto elettrica del futuro sarà lombarda?
Non è ancora stata prodotta. Anzi, non è stato neppure costruito il prototipo, ma le premesse della nuova auto elettrica pensata all’ interno del progetto Inproves sono quelle che votano un’ idea al successo.
Inproves è una metodologia di Integrazione di prodotto e processo per la realizzazione di motori elettrici per veicoli stradali. Il suo scopo è quello di ideare prototipi di motori a magneti permanenti brushless a elevatissime prestazioni. Una nuova generazione di motori elettrici, quindi, che è stata messa al centro di un accordo fra Regione Lombardia e la società Brembo, azienda leader mondiale nella produzione di sistemi frenanti, in qualità di capofila di un partenariato molto ampio, a cui partecipano, fra gli altri, anche l’Università degli Studi di Bergamo e il Politecnico di Milano. Su più di 7 milioni di euro di investimenti programmati. 4 milioni saranno versati da Regione Lombardia, tramite la legge “Lombardia è ricerca e innovazione”.
Un accordo tra aziende e regione Lombardia per progettare un futuro con un ambiente pulito
La sottoscrizione dell’accordo è avvenuta ieri a Curno, Bergamo. Erano presenti Il presidente di regione Lombardia Roberto Maroni e l’assessore all’Università, Ricerca e Open Innovation, Luca Del Gobbo.
“Noi vogliamo investire in questa direzione, affrontando i problemi dell’ambiente e dell’inquinamento, anticipando una tendenza sempre più seguita dalle case automobilistiche”, ha detto Roberto Maroni. “Tale progetto è in linea con una delle priorità individuate da Regione Lombardia per i prossimi anni: lo sviluppo di una mobilità sostenibile. “
L’auto elettrica è purtroppo ancora la scelta per al seconda auto
La produzione di nuovi tipi di motori elettrici per auto potrebbe avere un impatto notevole sulla sostenibilità dei trasporti e sulla riduzione di consumi di carburanti fossili, però attualmente le auto elettriche costano molto. Un costo che non è compensato con il minor costo dell’elettricità rispetto al carburante fossile, nemmeno nel tempo. Le colonnine pubbliche di ricarica non sono ancora abbastanza diffuse e i motori attuali non hanno un’autonomia sufficiente per poter essere davvero l’unica scelta di auto familiare. L’auto elettrica, o quella ibrida, rimangono una scelta per chi può permettersi la seconda auto.
Anche restando sul generico è facile valutare che l’impatto sull’ambiente promesso non avverrà fino a che l’auto elettrica non passerà dall’essere una scelta d’élite all’essere una celta popolare, con costi popolari. Speriamo che lo studio di nuove tecnologie tengano conto di questo problema, o che perlomeno deprezzino le auto elettriche prodotto con tecnologia più vecchia. Per ora, però, fare scelte green è un lusso.
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