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Nel pomeriggio di domenica 9 luglio una donna di origini equadoregne e residente in uno dei comuni dell’hinterland milanese ha tentato il rapimento di una neonata di sette giorni dal reparto di maternità dell’ospedale Mangiagalli.
La pronta reazione di una ostetrica, avvisata dalla madre della piccola, ha impedito il rapimento. Infatti la donna si era fatta passare per una delle infermiere e si era fatta consegnare la bambina con la scusa di doverle fare delle esami. La mamma in un primo momento si è fidata, ma poi si è insospettita e ha chiesto ad una delle infermiere. La domenica non si fanno esami, se non le urgenze. L’ostetrica ha quindi capito al volo e insieme ad uno dei medici presenti ha rincorso la rapitrice.
L’ostetrica è riuscita a fermare la donna sulle scale, quasi alla fine del primo piano dell’ospedale ed riuscita a farsi riconsegnare la bambina.
Intanto nel reparto di maternità, fra le mamme e i loro parenti, la voce del rapimento si era sparsa e in molti si erano lanciati all’inseguimento.
Uno dei medici, insieme all’ostetrica ha dovuto difendere la donna per i pochi minuti che sono stati necessari alle forze dell’ordine per arrivare sul posto. Ha infatti rischiato il linciaggio. Fortunatamente il buon senso dei presenti ha impedito che la gente, furiosa, la toccasse.
In un primo momento la donna ha detto di aver preso la bambina perchè aveva appena avuto un aborto spontaneo. La spiegazione non è però stata ripetuta una volta che è stata arrestata. Per ora quindi, la motivazione dell’atto rimane un mistero.
Articolo aggiornato il 05/07/2020 18:14