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La fase sperimentale del progetto Vigili di quartiere partirà domani, 10 luglio, in ognuno dei 9 municipi che compongono Milano. Il progetto è stato presentato sabato mattina dal Sindaco di milano, Beppe Sala, dall’Assessore Carmela Rozza e dal Comandante della polizia locale Antonio Barbato. La sperimentazione durerà 3 settimane e poi si tireranno le somme sui risultati. I vigili di quartiereSaranno in servizio dalle 7.30 del mattino fino alle 8 di sera, pattuglieranno el zone in 3, a piedi o in bicicletta. Ogni consiglio di Zona ha scelto, concordandolo con l’assessorato alla sicurezza del Comune, i quartieri in cui, dal prossimo 15 settembre, di partirà a pieno regime. I quartieri individuati sono 27,. Una scelta fatta, secondo quanto dicono dal comune, per monitorare le zone più critiche della città.
Nella Molenbeeck milanese, ad esempio, cioè il quartiere San Siro, che è particolarmente calda per la cronaca attuale, il Comune ha deciso di inserire nel progetto anche un comando mobile, cioè una vera e propria centrale operativa con telecamere e monitor. Un secondo comando mobile sarà posizionato., a metà luglio, in zona Corvetto.
I primi 9 quartieri saranno Sarpi – Garibaldi per il Municipio 1, Via Padova- Viale Monza per il Municipio 2, Rubattino – Lambrate per il Municipio 3, Forlanini – Ungheria per il Municipio 4, Gratosoglio per il Municipio 5, Barona per il Municipio 6, San Siro per il Municipio 7, Vialba per il Municipio 8 e Farini – Stelvio – Maciacchini – Imbonati per il Municipio 9.
Lo scopo dell’operazione Vigili di quartiere è quello di aumentare il livello di sicurezza, sia reale, cioè contrastando e prevenendo reati, sia percepito, mostrando, con le divise ben visibili sia dai cittadini sia da chi si propone di compiere reati, che esiste un controllo e che saranno visti.
In effetti non si tratta di una implementazione del servizio di polizia locale, ma di una sua riorganizzazione. I vigili di quartiere non si aggiungono ai 258 ghisa già esistenti. Le novità sostanziali del progetto sono, per questa estate, la dislocazione della pattuglie nei punti critici della città, in accordo con i piani ferie estive degli agenti e il metodo di trasporto, cioè la bicicletta, per i pattugliamenti. Un mezzo che può essere sia un vantaggio sia uno svantaggio. Il vantaggio è nella facilità di movimento fra il traffico, lo svantaggio è negli interventi. Impossibile effettuare un inseguimento di qualcuno che fugge su una moto. Però nelle situazioni di semplice controllo del territorio la bicicletta può funzionare, se gli agenti che la utilizzeranno non soffriranno troppo il caldo e se sono preparati atleticamente. Oltre al caschetto dovranno essere equipaggiati con bottigliette d’acqua o avere punti di ristoro adeguati.
Scopo della riorganizzazione del dislocamento delle pattuglie della polizia locale è di portare più agenti ad operare a contatto con la popolazione. Si vuole implementare la rete di informazioni e aumentare la collaborazione con i cittadini, i commercianti, i portinai e le associazioni e i comitati presenti sul territorio per consentire interventi rapidi e la programmazione di interventi operativi mirati. La polizia locale, anceh nella forma di Vigile di quartiere, in ogni caso, continuerà le sue attività classiche, come fare la multa a chi viola il codice della strada o regolare il traffico e controllare gli incroci pericolosi.,
Nel progetto Vigili di quartiere era previsto anche l’affiancamento con dei volontari che avessero una approfondita conoscenza delle lingue parlate dagli stranieri. In consiglio comunale è stato approvato uno stanziamento di 72mila euro per assicurazioni, spese e per un piccolo compenso. Sono sorti diversi problemi fra cui anche quello della preparazione di questi volontari. “Gli agenti non possono occuparsi anche della loro sicurezza” avevano detto dal sindacato Sulpm lo scorso giugno. Un nodo ancora da sciogliere, perchè nella sperimentazione delle prossime settimane non si fa cenno ai volontari.
Articolo aggiornato il 05/07/2020 18:17