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Protocollo Sprar. La delirante riunione con le associazioni

 

Ossona – La sera del 30 maggio, alle 21, nella sala comunale il sindaco Venegoni, l’assessore Poli e l’assessore Gussoni hanno convocato le associazioni di Ossona. Motivo: accollare loro i clandestini che arriveranno a Ossona a fine mese dopo la firma del protocollo Sprar. Il racconto di una serata delirante.

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Raccontare la serata del 30 maggio è difficilissimo. Eravamo presenti 4 componenti del direttivo di Ossona sicura. Un bel numero di componenti delle Acli, fra cui Luigino Bertani, alcune donne del gruppo Colpite non sconfitte e di Ricreiamoci, non so con precisione chi facesse parte di cosa. Il presidente dell’Ossona calcio, Massimo Garavaglia, due membri del pd del paese, Antonella Tunesi (in attesa della nomina di assessore da parte di Venegoni) e Valentino Valenti, Lanfranco Garavaglia per la proloco Morus Nigra, un consigliere comunale, Giuseppe Maccarini, altre tre o quattro persone vicine all’amministrazione comunale, l’inevitabile (come la morte) Gibo, il sindaco Marino Venegoni, l’assessore Alberto Poli (assessore ali servizi sociali e che non ha detto una parola)  e l’assessore allo sport Pierluigi Gussoni.

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Il trio assessorile capitanato dal sindaco si è messo in cattedra. Letteralmente. Il concetto che ha dominato la serata è stato: “sono tutti deficienti, specialmente i leghisti e i membri di Ossona sicura, mentre solo noi siamo bravi, buoni e superiori”. Hanno iniziato il sermone buonista, inframmezzato da “scappano dalla guerra”, “hanno fame” e ” una famigliola di siriani con bambini”. Impedendo, poi, qualunque domanda e osservazione, e aggredendo verbalmente chiunque provasse a prendere la parola.

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Sin dal primo momento della serata, il gotha ossonese, dall’alto del loro scranno di esseri superiori, ha attaccato la Lega Nord. In tutti i modi che la loro fantasia ha suggerito. Hanno continuato per tutta la serata, nonostante in sala non ci fosse nessun componente della Lega Nord di Ossona. Una figura di vero cattivo gusto, quella di Venegoni e dei suoi accoliti.

Riassunto in breve della situazione

Non c’è progetto. Non sanno deve mettere il clandestini che arriveranno a fine giugno. Vorrebbero che le associazioni del paese trovassero degli appartamenti. Ormai il sindaco ha firmato il protocollo sprar e si è preso l’impegno di provvedere alla loro sistemazione. Si dicono convinti che il prefetto dica la verità quando ha scritto nel protocollo che avrebbe eliminato dal bando per la gestione di privati le località in cui i sindaci hanno firmato. Pensano che la situazione sia gestibile e governabile con un posto per dormire e con pranzi della proloco, in cui magari i clandestini saranno obbligati a far i camerieri gratis durante le feste di san Bartolomeo, con la Croce azzurra che li porta a spasso e con l’Ossona Calcio che li fa giocare al pallone.

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La cooperativa che vincerà il bando per la gestione con tutta probabilità sarà delle Acli. E’ abbastanza chiaro. Sono la maggioranza in consiglio comunale. Dicono (questa una chicca di Antonella Tunesi, pd) che la cooperativa fará dei presidi nei fine settimana. Il discorso della sicurezza non li ha nemmeno sfiorati. Sempre Antonella Tunesi sostiene anche che i clandestini saranno liberi di andare dove vogliono in giro per il paese, senza controllo. Lo ha sostenuto nonostante solo un momento prima il sindaco Venegoni avesse detto che aveva firmato il protocollo Sprar per non trovarsi nella condizione di Magenta, con un centinaio di clandestini e gravi problemi di ordine pubblico.

Il commento naturale sarebbe che saranno liberi di spacciare, accoltellare e aggredire, esattamente come facevano quando erano in stazione Centrale a Milano. Però se lo scrivo, mi daranno della razzista.

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Venegoni pinocchio. Ti cresce il naso

Il sindaco Venegoni che ha detto  che avrebbe voluto parlare prima con le associazioni ma che la lettera della prefettura era arrivata solo due giorni prima del consiglio comunale. E’ un anno che si sa del protocollo Sprar e c’è un assessore, Monica Porrati, che un mese fa ha dato le dimissioni. Cioè, quando il sindaco ha dato l’assenso all’accoglienza dei clandestini richiedenti stato di profughi. Alle plateali bugie di Venegoni sono ormai abituata. Quello che mi stupisce sempre è la faccia di tolla e l’arroganza che dimostra nel proferirle, come se considerasse possibile che gli si creda.

La questione della mafia che governa gli arrivi dei clandestini

La prima persona che dal pubblico ha osato tentare di far ragionare gli amministratori di Ossona e ha preso la parola è stato un insegnante. Con molta calma ha fatto rilevare che l’arrivo dei clandestini e il sistema dei soccorsi sono in mano alle organizzazioni mafiose e che portarli a Ossona senza che vi sia un progetto vero li consegna nelle mani della ndrangheta. Apriti cielo! Lo hanno immediatamente interrotto. Lanfranco Garavaglia della proloco bofonchiava parolacce sottovoce. Antonella Tunesi si agitava sulla sedia e sbuffava. Una signora ha gridato ” Vuol dire che c’è infiltrazione mafiosa nel sistema sdei soccorsi?” Ne è seguito un battibecco che ha coinvolto tutti.

I pasti della proloco e la croce azzurra come autisti

Quindi Gussoni ha continuato proponendo che “la Proloco Morus Nigra può preparare i pasti per i profughi”. Lanfranco Garavaglia accennava di si con la testa. Dietro di lui un uomo ha detto: “Non sono profughi. Sono clandestini”. Lanfranco Garavaglia, che non è nuovo ad aggressioni, si è voltato e ha lanciato un “Pirla” all’indirizzo della persona che aveva parlato, poi ha continuato con altre parolacce. A quel punto l’insultato ha detto ” A chi è che ha detto pirla?” C’è stato un momento di tensione, in cui si è evitato lo scontro per l’intervento mio e di Giuseppe Maccarini. Fossi nei suoi parenti, proibirei a Lanfranco Garavaglia di andare a qualunque riunione pubblica. Un’altra perla di Gussoni è stata che ” la croce azzurra può portarli in giro”. Insomma, volontari che portano anziani e malati di cancro a fare terapie importanti dovrebbero diventare gli autisti dei clandestini richiedenti asilo.

Clandestini mantenuti dal comune

A questo punto non ce la ho fatta io. Dopo aver sentito Venegoni darmi ripetutamente della bugiarda  perchè sostengo che i profughi saranno mantenuti con i soldi del Comune, ho fatto notare che la benzina della Croce Azzurra la paga il comune, e che la Proloco riceve finanziamenti dal comune. Non ho fatto in tempo ad aggiungere che anche i corsi di italiano che Gussoni vuol far seguire ai clandestini sono a pagamento del comune. Mi hanno aggredito, verbalmente, prima. Il sottofondo era condito dalle parolacce proferite dal solito Lanfranco.

La tensione si palpava nell’aria. Erano furiosi perchè la lettera alle associazioni era stata resa pubblica e il paese era venuto a conoscenza delle loro intenzioni. La riunione si è trasformata in una guerra a Ossona Sicura. E Ossona sicura sarà l’unica associazione in paese che affronterá, per il bene di tutti, i rischi e i problemi della situazione creata da Venegoni con la firma del protocollo Sprar.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Articolo aggiornato il 04/06/2017 00:56

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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Testata registrata presso il Tribunale di Milano n. 47/2020 del 3/06/2020 Direttore responsabile Ilaria Maria Preti
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