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Ossona -Meglio aiutare un clandestino richiedente asilo che un disoccupato italiano. Così si è sicuri di prendere l’affitto. Questo è il concetto ribadito da Gussoni durante la riunione delle associazioni sullo Sprar.
Al solito è stato l’assessore allo sport Pierluigi Gussoni che ha dato il meglio di sè durate la riunione dello scorso 30 maggio. Per convincere le associazioni presenti a darsi da fare per trovare un appartamento in cui ospitare i clandestini ha fatto, in pubblico questo ragionamento, E’ partito presentando il problema e dichiarando la verità. L’amministrazione comunale ha firmato il bando Sprar al buio, senza sapere dove mettere i clandestini richiedenti asilo. Quindi, adesso, a danno fatto, chiede alle associazioni presenti di cercare chi può avere un appartamento da cedere per l’accoglienza diffusa. “L’affitto è garantito, perchè paga la cooperativa che vincerà l’appalto” da detto ” invece se si affitta a gente presa qui, poi perdono il lavoro e ce li troviamo in comune a chiedere soldi, e chi affitta, l’affitto non prende più.” Lascio a voi il giudizio morale sul concetto espresso da Gussoni.
Probabilmente l’amministrazione comunale di Incontro gode di poca fiducia anche fra chi la ha votata. Oppure un simile discorso, fatto da chi ha perso 90mila euro di denaro pubblico con i contratti di finanza derivata, ispira ancora meno fiducia. Poi ci sono da considerare i vicini di casa e il lor parere sullo sprar. Si aggiunge poi che la responsabilità su quanto potrebbero combinare i clandestini (se usano la casa per spacciare o per altri reati) è anche del padrone di casa, Quindi che tutti sanno che il finanziamento del bando dura solo tre anni, ma i contratti di affitto sono più lunghi.
I clandestini, inoltre, avranno la residenza e quindi, se sfrattati, finiranno a carico del comune. tutti questi elementi hanno fatto in modo che, fino a questo momento, nessuno degli abitati di Ossona è stato così folle da farsi avanti per mettere a sua disposizione un suo appartamento di proprietà. Non lo hanno fatto neppure i consiglieri comunali che hanno votato a favore dello Sprar, nemmeno il sindaco Marino Venegoni, tantomeno lo ha fatto Pierluigi Gussoni. Non lo ha fatto nemmeno Angela Lovati che in consiglio si era espressa per ospitarne uno ciascuno.