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Mostra personale di Navid (Ivan Sghirinzetti) emergente artista lombardo, allo Spazio Intelvi 11.
Dal 27 Maggio al 4 Giugno è esposta una selezione significativa della sua produzione allo Spazio Intelvi 11.
Questa mostra personale è il premio riconosciuto a Navid (Ivan Sghirinzetti) che si è aggiudicato il 2°posto nel Concorso Internazionale organizzato dal Centro Culturale Click Art di Cormano.
Spazio Intelvi 11 ha sede a Muronico, frazione di Dizzasco all’inizio della Valle Intelvi. Paese non distante da Argegno sulle rive del lago di Como. Sono esposte opere in acrilico e tecnica mista su tela. Una pittura che denota un rapporto con la vita molto più che con l’accademia.
Navid (Ivan Sghirinzetti) è nato a Varese nel 1981 ed è cresciuto in un paesino sul lago di Monate. Autodidatta ha seguito un suo percorso personale grazie al quale è approdato all’arte cosiddetta informale. Quelle che erano tracce di volti e sagome umane sono state soppiantate da una ricerca materica che ricorda il Burri degli anni ’50 e ’60.
Una pittura vissuta da Navid con passione viscerale per dare forma e sostanza alle proprie emozioni. Una ricerca basata più sull’istinto che sulla logica. Infatti egli non si fa problemi nell’indagare ora la figura ora la materia. Entrambe in un sorta di scambio simbiotico. E in questo si possono notare influenze le più disparate (da Van Gogh a Burri).
Questa tensione all’indagine e allo scavo interiore trova corrispondenza nell’intervento sulla materia stessa. Le opere in mostra evidenziano una pittura sofferta. Arte a tratti quasi disperata, che spiana la strada ad una visione liberatoria. Lacerazione della materia e del colore come mezzo per arrivare ad un appagamento della propria sete di verità.
Come scrive Claudio Calvi “I gesti di Sghirinzetti smembrano e smuovono la superficie della tela, scavando e lacerando il tangibile per andare a scoprire la conoscenza. I quadri di Navid non suggeriscono, bensì avvinghiano. Le opere non portano alla semplice lettura ma trascinano l’osservatore fino dentro lo scavo dell’artista, oltre la tela…”