Toto Assessore. Donna, di sinistra e con inclinazioni al sado maso cercasi
Ossona – Dopo le dimissioni di Monica Porrati che è passata all’opposizione l’amministrazione Incontro sta cercando un nuovo assessore che si prenda la briga di garantire la parità di genere in giunta. Le condizioni dell’amministrazione comunale sono piuttosto precarie. Ai tanti problemi che hanno si aggiunge anche che, ora, mi sono slegata le mani.
Fino a che Monica Porrati era in amministrazione con Incontro e in possesso di una tessera della Lega Nord, è stati difficile, per me, mantenere un equilibrio e scrivere la verità senza coinvolgere la politica. Ok, so che non ve ne siete accorti, e che non vi sono sembrata nè morbida nè accomodante. Ho cercato infatti di fare del mio meglio per informarvi senza peraltro coinvolgere la mia amatissima Lega Nord.
Vi assicuro che è stato difficilissimo. Ci sono cose, però, che sono più importanti, come la libertà della nostra terra, come il referendum per l’autonomia della Lombardia che mi hanno qualche volta fermato la dita già appoggiate sulla tastiera. Non me la sentivo di infierire. Ora, però, basta. Ora la cruda e dura verità sarà scritta senza cercare mezzi termini.
Il toto assessore dopo le dimissioni di Monica Porrati
La legge dice che le giunte comunali devono essere sciolte se non rispettano la parità di genere. Nessuno dei due sessi deve essere presente in maniera predominante. In parole povere, metà uomini e metà donne. La presenza di Monica Porrati garantiva la giunta. Incontro è sempre stata piuttosto maschilista, come gruppo. L’unica altra donna presente in maggioranza e in consiglio comunale è Angela Lovati. Non può però fare l’assessore per incompatibilità. Infatti è la cognata del sindaco. Tra parenti e famiglie, in quella maggioranza lì, le incompatibilità sono parecchie. Il cons. Sergio Garavaglia ha definito Ossona un paese in parte “diversamente meridionale”, sottolineando la mentalità chiusa, incentrata esclusivamente al “Noi contro loro”, e agli interessi personali. La lista Incontro riflette molto bene questa mentalità.
Francesca Monno
L’assessore esterno Francesca Monno è rimasta al suo posto, ben decisa a continuare a contribuire alla gestione del comune di Ossona, nonostante il doppio gioco di Marino Venegoni contro la collega con cui ha tanto collaborato. Questo nonostante suo marito, Fabrizio Ispano, sia in lista con il centro destra a Magenta. Brutta scelta, poco comprensibile. Con tutta probabilità dovuta agli affari. Pare, infatti, perchè è questo che si mormora in paese, Marino Venegoni sia il commercialista della coppia. Se incompatibile è la parentela dovrebbero esserlo anche i rapporti d’affari, ma forse nessuno è ancora andato ad indagare questo aspetto delle incompatibilità. Spero che Francesca Monno non pensi che sarò gentile nei suoi confronti perchè Lega Nord e suo marito sono alleati nelle elezioni di Magenta, perchè non sarà così. Anzi. Ogni buca stradale in paese è una sua responsabilità, compresa la voragine della piazzola ecologica.
Marisa Spaltini
Uno dei nomi che sono stati fatti in paese per sostituire Monica Porrati è quello di Marisa Spaltini. Sinceramente mi sembra troppo intelligente per accettare. Sa bene che Ossona è in grossi guai e la responsabilità, sia penale sia amministrativa è degli assessori. Potrebbe accettare solo se glielo chiedesse il consigliere regionale Mario Mantovani. Però, per mantenere la facciata di centrodestra sotto cui tentano da tempo di nascondersi i membri del PD di Incontro serve qualcuno che faccia parte di Forza Italia, e magari un po’ meno compromesso nell’immagine. Inoltre Mario Mantovani non fa più parte di Forza Italia. Nel dicembre 2016 ha aderito al movimento di Daniela Santanchè “Noi Repubblicani – Popolo Sovrano”.
Elena Malabarba Colombo
Si parlava di Elena Malabarba Colombo come di un probabile candidato sindaco per la lista Incontro già al momento delle elezioni del 2014. E’ una insegnante e politicamente fa parte del gruppo di Comunione e Liberazione che fa riferimento a Giovanni Oldani. O che, perlomeno, lo ha votato. Che accetti è abbastanza improbabile. Si troverebbe in una situazione molto imbarazzante visto che l’assessore di regione Lombardia Massimo Garavaglia ha approvato e appoggiato le dimissioni di Monica Porrati.
Cosa c’entra? Beh c’entra. Lo scoprite a questo link. Referendum Lombardia. Se ne è parlato a Ossona. Anzi, c’è da chiedersi come mai Giovanni Oldani rimanga in giunta, considerando come è nata la lista Incontro. Dovrebbe aver già frettolosamente consegnato anche lui le dimissioni da vicesindaco, visto a chi e a cosa deve i voti per la sua elezione. Invece ha affiancato il sindaco Venegoni in tutte le trattative sullo sprar, aiutandolo a tenere i piedi in due scarpe. Sia quelle delle iniziative dei sindaci per il Si al bando sprar, sia a quelle delle iniziative per il No al bando Sprar. Misteri della facce toste ossonesi.
Orietta Pastori
E già stata assessore sotto la giunta Dell’Acqua. Faceva riferimento al defunto Geometra Cattaneo, che l’ultima volta pare le abbia chiesto di assumere la carica di assessore all’urbanistica come favore personale. Erano però altri tempi e altre giunte. Venegoni non è nè Cattaneo nè Dell’Acqua. Difficile che l’architetto accetti di passare altri anni senza lavorare a Ossona, in questi tempi di crisi.
L’opzione verde
Le alternative di Marino Venegoni sono poche. Non può scegliere fra le sue parenti fino al quarto grado. Non può chiedere alla Lega Nord, non può chiedere a Forza Italia. Gli rimangono solo le indicazioni professionali o qualche donna di sinistra, indicata da qualcuno dei suoi amici del PD. Oppure Gilberto Rossi. il Gibo dei verdi, potrebbe entrare in maggioranza e indicare come assessore qualcuna delle sue amiche degli antagonisti e dei centri sociali. In entrambi i casi, però, deve essere una di quelle donne che hanno una gran voglia di farsi del male e di soffrire. Chissà magari ci troveremo in giunta un’assessore in abbigliamento fetish.
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