L’intera Ossona sarà la nuova vincenziana. 12 clandestini in piazza 4 novembre e 500 alla Elios
Ossona – Il sindaco di Ossona Marino Venegoni rompe il fronte dei sindaci e dice di si al prefetto. Si prenderà i clandestini. A Ossona arrivano 12 clandestini in piazzetta 4 distribuiti nei locali comunali utilizzati da acli, caf, orsetti padani, e Ossona sicura. Ma il dubbio è che ne arriveranno molti di più, circa 500, alla ex elios.
Sembra un pesce d’aprile, ma non lo è. Chi si aspettava una strenua resistenza, simile a quella del sindaco di Vittuone, Stafano Zancanaro, avrà la sua bella delusione. Il sindaco di Ossona Marino Venegoni ha detto si al prefetto di Milano e, si prenderà e manterrà, con i soldi delle nostre tasse, i clandestini. A Ossona ne arriveranno 12 o 20 e saranno sistemare nella sede comunale degli Orsetti Padani e di Ossona Sicura, in piazza 4 novembre. Ma c’è qualcosa di peggio. Ossona potrebbe trasformarsi nella nuova Vincenziana, come quella di Magenta perchè questa mattina si è notato un cartello sui capannoni della Ex Elios. Un cartello che prima era coperto dalle erbacce o che forse è nuovo. Non lo si era mai notato prima.
500 clandestini alla Elios di Asmonte?
Il dubbio serpeggia veloce. Una struttura ricettiva e un piano di recupero a fini residenziali alla Elios? In comune non c’è mai stato e, a memoria, non fa parte del piano di governo del territorio. Da dove arriva? Alla Elios, di clandestini, ce ne stanno parecchi. 13.490 metri quadri ne possono ospitare anche 500. E il sindaco di Ossona, a nome nostro, ha detto che gli va bene, e che ha i soldi per mantenerli?
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
