Tempi duri per gli indipendentisti e per la democrazia
Veneto – Lo scorso 17 marzo 35 indipendentisti veneti sono stati processati per terrorismo. Non hanno mai alzato un dito contro il prossimo. Non i sono buttati sulla folla con un camion. Hanno solo pensato di ricordare al mondo che la serenissima era una repubblica libera. Fuori dal tribunale altri veneti, con le loro bandiere, a portare solidarietà. Oggi è arrivata anche la condanna per Arthur Mas, il presidente catalano, che ha osato promuvere il referendum per l’indipendenza della Catalogna
Rinvio a giudizio per 35 patrioti Veneti, quelli del tanko. In questo link trovate i riferimenti della assurda storia che i 35 indipendentisti si sono trovati a vivere, accusati di avere delle idee e di averle espresse. Oggi, mentre ci prepariamo, in Lombardia e in Veneto, a celebrare il referendum sull’autonomia, è arrivata la notizia che Arthur Mas, leader ed ex presidente della Catalogna, è stato condannato a due anni di interdizione dai pubblici uffici, per disobbedienza civile, da tribunali spagnoli. La sua colpa è stata quella di ave promosso e celebrato, il referendum sull’indipendenza della Catalogna dalla Spagna.
In autunno 2017 i due referendum
I 35 indipendentisti sono stati accusati di terrorismo dal tribunale di Brescia. La loro colpa è quella di voler rimarcare democraticamente che la repubblica di Venezia ha tutto il diritto di essere libera e di autogovernarsi. Si tratta di una nazione occupata, che è stata un stato indipendente per più di mille anni. Chi, più dei Veneti, ha diritto di rivendicare la propria indipendenza e il diritto di scegliere i propri governanti? Eppure, nei loro confronti, giudici e stato italiano, all’alba del terzo millennio, si comportano come dei dominatori della specie peggiore. Il confronto vien facile con qualsiasi dittatore post medievale. Non è difficile mettere in correlazione questi processi con l’avvento, questa volta improrogabile, della data del referendum per l’autonomia di Veneto e Lombardia. La data forse è già stata scelta ma è tenuta riservata. Le voci si rincorrono nei corridoi e parlano dell’autunno 2017. Un referendum che porterà alle urne 20 milioni di persone che dovranno dire come la pensano sulla possibilità di gestire in autonomia le proprie risorse.
Cosa farà lo stato italiano per impedire a Maroni e a Zaia di comportarsi come Arthur Mas?
Oggi su Facebook , il presidente di regione Lombardia ha pubblicato il suo pensiero di solidarietà al collega catalano. Su twitter ha lanciato l’hashtag #jesuisArturMas, sono anche io un Arthur Mas, per i profili italiani. In Catalogna l’hashtag è diventato virale. “Di fronte ad uno stato neurotico e demofobico, autoritario e inquisitorio, tutta la solidarietà va a chi è costretto dalle circostanze a subirne in prima persona gli attacchi”. Non sono parole mie, sono di un catalano. Però si adattano benissimo anche ai 35 Veneti processati per indipendentismo dal neurotico e demofobico governo italiano.
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