Milano – Il questore Cardona ha iniziato un’opera di pulizia, chiudendo i bar malfamati. In un comunicato stampa ha elencato i bar chiusi a Milano e provincia per aver ospitato ubriachi e pregiudicati, per essere stati teatro di risse e per essere luogo di frequentazione e spaccio di droga.
Milano è grande e per ogni bar chiuso per una settimana per motivi di ordine pubblico, ce ne sono altrettanti in cui la malavita andrà a ritrovarsi. Nell’elenco fornito oggi dalla questura abbiamo, per il momento, trovato un solo bar in provincia. A Buccinasco, il Lyon’s bar di via dei Mille 10 è stato il primo a chiudere. I carabinieri hanno proposto la sospensione della licenza per una settimana. una proposta accettata e che è scattata lo scorso 2 marzo. La motivazione della punizione è stata richiesta perchè nel bar Lyon’s è stata riscontrata la presenza di pregiudicati. Non uno solopregiudicato e non in modo casuale, naturalmente. Era proprio un ritrovo, e negli ultimi mesi i carabinieri hanno identificato tutti i pregiudicati che lo frequentavano. Per il locale non è una novità. Da quanto riferiscono era già stato chiuso, sempre per motivi di pubblica sicurezza, nell’aprile del 2015.
7 locali chiusi a Milano nel solo mese di marzo
Gli altri locali chiusi con sospensione della licenza sono invece a Milano. Le motivazioni sono interessanti. Una delle principali è “la continua presenza di personaggi pericolosi”. In un caso la sospensione della licenza è derivata dall’esasperazione dei residenti dei dintorni. Attorno al bar giravano continuamente persone ubriache fino all’impossibile. Un altro a causa di una rissa avvenuta davanti al bar lo scorso febbraio. Un uomo era stato accoltellato. Poi ancora uno per essere diventato il luogo di ritrovo di persone dedite a reati aventi a che fare con la droga.
Quindi il “Quenn pub” di Sesto San Giovanni, chiuso da ieri e che sconta le numerose risse che avvengono sia all’interno sia all’esterno del bar. Dopo aver letto la notizia e le motivazioni con cui hanno sospeso le licenze da bar a Milano, ho avuto una gran voglia di invitare il questore a passare qualche serata in piazza Litta, e di dar un occhio alla situazione generale.
Nota della redazione
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Ilaria Maria PretiGiornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio