Il prefetto Lamorgese. Casa gratis ai migranti per mettere pace fra Sala e Renzi
Est Ticino e Altomilanese – Luciana Lamorgese è prefetto di Milano da un mese circa. Non ha deciso di liberarci di zingari e ladri. Però sta tentando di obbligare i sindaci dei comuni dell’est Ticino, dell’Altomilanese, abbiatese e magenitno, a ospitare e fornire case private ai clandestini. La chiamano accoglienza diffusa, ma il vero nome sarebbe parecchio diverso. A Ossona, fra ladri, spacciatori evasi e domicili coatti ne abbiamo pochi. Quindi vorrebbe rifilarcene almeno altri 12. Da mantenere. il motivo? Renzi non ha mantenuto una promessa al sindaco Sala e c’è il Pd che si sta spaccando in mille rivoli.
Non è mai una buona idea scrivere che un prefetto ha rotto le palle, però mica si può stare sempre zitti. Già il prefetto non è la figura più fulgida della democrazia. E’, infatti, il braccio armato del governo sopra le comunità locali. E’ accettabile quando si comporta democraticamente e dà al suo compito la veste di garante del rispetto delle regole democratiche. Non lo è, però, quando tenta di imporre ai cittadini delle scelte scellerate fatte, a loro discapito, dal governo che l’ha nominata. Luciana Lamorgese è prefetto di Milano da un mese. Ha già deciso che vuol trasformare le comunità dei Comuni da Legnano a Motta Visconti nella pattumiera di Milano. A spese nostre, vorrebbe farci ospitare i clandestini approdati a Milano a causa delle mancanze del governo Renzi.
Accoglienza diffusa? No grazie
Lo scopo parrebbe essere quello di mantenere la promessa fatta al sindaco Sala dall’ex primo ministro Renzi. E’molto probabile che l’ accelerazione della “cagata” sia dovuta proprio all’intento politico di mettere pace nel PD, fra il sindaco di Milano Sala e l’ex segretario e ex primo ministro Matteo Renzi. Per mesi la prefettura ha tergiversato, comprendendo bene quale difficoltà e quali costi pazzeschi comporti il progetto dell’accoglienza diffusa. Progetto voluto dal governo Renzi, prima e da quello Gentiloni poi. Impossibile tenere sotto controllo 12 sconosciuti, quando non si riesce a tenere sotto controllo neppure ladri e trafficanti di droga. Pochi giorni fa, il prefetto ha convocato i sindaci dell’altomilanese, dell’abbiatese e del magentino, a gruppi. Quasi fossero degli scolaretti cattivi. Ha loro imposto di trovare delle case private in cui accogliere clandestini.
Avete capito bene, cittadini sfrattati, in difficoltà a pagare l’affitto? Che avete perso la casa perchè non siete riusciti a pagare qualche rata di mutuo? Il prefetto di Milano sta tentando di obbligare i sindaci a fare per i clandestini quello che per voi non farebbe mai. Cercarvi una casa gratis. Da notizie orecchiate qua e là si è saputo che alcuni sindaci si sono schierati in modo chiaro contro il prefetto.
Altri sindaci fanno i timidoni. Invece di ribellarsi alla indemocratica coercizione, stanno a guardare quel che succede. Poi ci sono le serpi. Quelli che spingono per il progetto e che, guarda caso, hanno più interesse per le sorti del loro partito, il Pd, che per quelle del loro Comune. Nei prossimi giorni ci sarà un’altra riunione, pare intorno alla fine di marzo. In quel caso dovranno prendere tutti posizione e sapremo quali sindaci saranno per i no, e quali per il si. Ad elezioni amministrative alle porte, naturalmente.
Il comunicato stampa di Massimo Garavaglia, assessore all’economia in Lombardia
Ve lo scrivo così allo stato puro, senza modifiche. Perchè così, dopo aver mandato a cagare il prefetto di Milano, posso dire che la mia posizione è sostenuta, con parole più gentili ma altrettanto ferme, anche ai piani alti delle istituzioni lombarde.
“Inaccettabili decisioni d’imperio del prefetto senza consulto delle comunità locali”. Caso Vincenziana Magenta. In 31 mesi spesi oltre 3 milioni e 300 mila Euro per i richiedenti asilo. Follia Pura. Esprimo la mia solidarietà ai sindaci e alle comunità dell’est Ticino che secondo le recenti disposizioni della Prefettura, dovrebbero prepararsi da qui alla fine dell’anno ad un’autentica invasione da parte di migranti, di questi alcuni presunti profughi, ma altri introdottisi clandestinamente sul territorio italiano. In quest’ottica hanno il mio totale appoggio gli amministratori locali, che hanno reagito, annunciando forme di protesta, anche assai vibranti”.
E’ quanto afferma Massimo Garavaglia, Assessore all’Economia Crescita e Semplificazione di Regione Lombardia ed esponente di spicco della Lega Nord nel territorio dell’Ovest Milanese, in riferimento alle notizie riportate in questi giorni da diversi organi di stampa in base alle quali, entro il 31 dicembre 2017 dovrebbero essere accolti sul territorio circa 500 migranti da aggiungere ai 130 già presenti a Magenta.
“Non è accettabile che problematiche di questo genere vengano scaricate sugli enti locali, già al collasso, a causa dei continui tagli da parte dello Stato centrale e con una serie di emergenze crescenti, dal lavoro che non c’è al tema della casa, a cui dare risposte ai propri cittadini. Il Prefetto non può agire d’imperio. Il fenomeno migratorio va gestito, non si può andare avanti con una accoglienza sregolata e in una condizione di perenne emergenza”.
I sindaci leghisti diranno NO
Anche gli enti locali della Lega Nord, sempre più elegantemente di quanto ho fatto io, è arrivato il messaggio per il no al prefetto. Scrive infatti Giovanni Malachini, sindaco di Spirano (Bg) e responsabile Enti Locali della Lega Nord Lega Lombarda. In risposta alla lettera del Prefetto di Milano, che intima ai 134 comuni della città metropolitana ad un’accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa dei richiedenti asilo, diamo la totale disponibilità dei sindaci della Lega Nord ad accogliere, nella misura di tre richiedenti asilo ogni mille abitanti, quegli immigrati che hanno diritto all’asilo e ad essere definiti rifugiati ovvero i siriani che fuggono dalla guerra: da parte delle amministrazioni comunali leghiste ci sarà disponibilità piena ad accogliere chi fugge dalla guerra in Siria ed è stato già identificato e riconosciuto come siriano.
Ribadiamo invece la totale indisponibilità e opposizione dei sindaci della Lega Nord a ricevere sui propri territori immigrati economici irregolari che non hanno motivo per essere chiamati inopportunamente rifugiati, ma sono clandestini, e ribadiamo che nel caso il Prefetto decidesse per l’invio coercitivo di immigrati richiedenti asilo nei Comuni dove c’è un’amministrazione leghista, che si rifiuta di prenderli su base volontaria, allora siamo pronti ad impedirlo con ogni mezzo, siamo pronti anche a mobilitarci e scendere in strada, bloccandole, per impedire l’arrivo degli immigrati.
Ma siamo certi che queste migliaia di immigrati irregolari africani potranno trovare accoglienza nei Comuni amministrati dal Pd. Beh,in questo caso, la soluzione è semplice. Cercate di non avere un sindaco del pd.
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