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Ossona – Dopo essersi rivolto al prefetto per ottenere la convocazione del consiglio comunale, e aver ottenuto la trattazione delle due mozioni presentate, Sergio Garavaglia ha nuovamente convocato il consiglio comunale dalle opposizioni. All’ordine del giorno alcune interrogazioni e tre mozioni.
Chi semina vento, raccoglie tempesta, verrebbe naturalmente da commentare leggendo la copia della mozione presentata dal capogruppo di Siamo Ossona, Sergio Garavaglia. Il punto del contendere è la lettera che la prefettura ha spedito al sindaco e al cons. Garavaglia, in risposta al suo ricorso avvenuto dopo il consiglio comunale andato deserto. Garavaglia scrive a prefetto e ministro dell’interno. In questo link trovate tutta la storia. Nel dare ragione a Sergio Garavaglia, la prefettura da una “girata” piuttosto pesante al sindaco Venegoni, ricordandogli che l’indicazione della seconda convocazione del consiglio comunale non è una mera formalità.
Il tono della lettera è piuttosto duro. E’ facile intuire sia stato preceduto da una telefonata, in cui sono state chieste delle spiegazioni e date delle prescrizioni. Infatti, la lettera fa anche riferimento ad un missiva sindacale in cui Venegoni dice che la seconda convocazione era stata effettuata alla prima data utile del consiglio. Cronaca di un consiglio comunale assurdo, anzi 2. La prefettura però non si è lasciata convincere. Ha ribadito che le mozioni delle opposizioni vanno discusse in tempi brevi, cioè entro quei 20 giorni stabiliti dallo statuto e dal regolamento comunale.
Sergio Garavaglia ha allegato la lettera del prefetto alla mozione. Sono quasi sicura che lo ha fatto anche per godersela un po’. Per avere la rivincita della ragione su quel consiglio comunale andato deserto per volontà della maggioranza. Il consigliere chiede che il sindaco si impegni a ricordarsi la seconda convocazione.
Dai giornali cartacei si è appresa una notizia che in paese si conosceva già da molto tempo. Erano voci ben chiare, ma solo voci, fino a che Altomilanese non ha pubblicato una piccola inchiesta. 3 consiglieri avevano dei terreni agricoli. Era per questo che non volevano che il comune entrasse in un parco naturale. Sergio garavaglia chiede che sia rifatta la votazione e ritirata la delibera che bocciava l’entrata in un parco. La causa è che 3 consiglieri non si sono allontanati dall’aula e hanno votato la delibera. Avevano un interesse personale e quindi rischiano un’altro intervento del prefetto. Allegata alla mozione c’è la visura catastale delle proprietà dei tre consiglieri.
L’ultima mozione riguarda la richiesta di inserire nel bilancio di previsione un regolamento tariffario sull’asilo Nido Montessori. Chiede di pagare il contributo solo per i bambini residenti in paese e non per quelli che risiedono in altri paesi. La storia è stata discussa molte volte in consigli comunale e riguarda un altro de punti bollenti dell’amministrazione di Ossona. In questo caso l’amministrazione comunale rischia un altro intervento da parte della Corte dei Conti. Siamo Ossona, paghiamo il nido ai bimbi degli altri Comuni