Politica romana. C’è vita su Marte, ma è simile a quella di certi parlamentari

Allora c’è vita su Marte! Ormai non c’è  dubbio. Vi dirò di più. Sono talmente evoluti e simili a noi che “fanno anche Politica”.”Come?” Chiederete. Semplicemente attraverso il nostro Parlamento (chiaramente non eletto da terrestri italiani). No, non sono impazzita, ma è l’unica spiegazione che riesco a darmi. Non può essere altrimenti, se da 5 anni abbiamo una politica romana che, a differenza da quella di altri stati, si è occupata di tutto eccetto del bene dei propri cittadini.

Il mondo reale vive una crisi che ad oggi non vede “nessuna luce”. L’industria è in stallo. La piccola e media impresa oppressa da tasse e balzelli e da regole Assurde create dai tecnocrati Europei (anch’essi marziani).

L’agricoltura sta morendo. La disoccupazione cresce, ecc.ecc. Però le cose importanti sono: terminare la legislatura (non importa la volontà popolare espressa meno di 2 mesi fa), fare una nuoca legge elettorale (che accontenti Renzi, Alfano, Berlusconi, Fini e Casini), la legge sull’eutanasia, e quella sullo Ius Solis.

Politica romana marziana

Queste leggi ancora da approvare, insieme a quelle approvate sino ad oggi, non sono servite  e non serviranno per i comuni terrestri Italiani. E’ quindi giusto pensare che servano e serviranno ai Marziani. Loro non hanno il problema di mettere insieme il pranzo con la cena, di mandare i figli a scuola e pagare le bollette.
Urge, cari terrestri, una soluzione a tutto ciò. Se vogliamo salvarci e tornare ad avere una politica Terrestre, dobbiamo smetterla di stordirci con il festival di Sanremo, San Valentino, il Carnevale, i lamenti “post sconfitte dell’Inter .”

Bisogna tornare a manifestare (senza la violenza del 68, ma con la stessa determinazione) la nostra voglia di essere parte attiva per il nostro presente e il nostro futuro. Altrimenti prepariamoci ad emigrare su Marte. Quello, in fondo, è quello che ci meritiamo.