Ercolina, dei cobas del latte, sventola ancora a Novegro
Linate – Questa mattina alle 11.30 i rappresentati dei Cobas del latte si sono ritrovati sul parcheggio delle giostre di Novegro, a fare il punto della situazione sull’agricoltura e l’allevamento. Come venti anni fa.
Come si sa, anniversari e rievocazioni servono anche per fare la conta. Chi c’è e chi non c’è più. L’appuntamento dei Cobas del latte, oggi riuniti nell’associazione Coopagri, è iniziato così con una Messa in ricordo di quegli allevatori che non ci sono più. Poi come 20 anni fa, al freddo e nella nebbia mattutina, i trattori hanno sfilato lungo viale Forlanini verso l’aeroporto di Linate. Hanno raggiunto il piazzale delle giostre di Novegro, dove su un carro si è fatto il punto della situazione odierna. Una delle prime e più grandi ingiustizie dell’Europa unita: quella delle quote latte.
Il tema è lo stesso. L’agricoltura e l’allevamento lombardi sono quasi distrutti. Tante le aziende che hanno chiuso e tante quelle che chiuderanno ancora. Oggi erano in 200. Molti meno di 20 anni fa come numero, ma ancora molto incazzati e sicuramente più organizzati. Cobas del latte. Vent’anni di lotta sindacale.
I cobas e la politica
Il 31 gennaio 1997, in pieno periodo secessionista, finiva la protesta dei Cobas del Latte, che aveva bloccato Milano, e non solo, per quasi 15 giorni. Quella delle quote latte è stata una lotta importante. Si è collocata fra la dichiarazione di indipendenza delle nazioni della Padania del 15 settembre 1996, culminata con la reazione dello stato e i fatti di via Bellerio, e l’occupazione del campanile di San Marco a Venezia, l’8 maggio 1997.
Fatti politici come quelli delle rivendicazioni autonomiste della Lega Nord, avevano risvegliato le rivendicazioni indipendentiste sopite ma mai dimenticate, dei Veneti. Avevano anche permesso ad allevatori e agricoltori di rialzare la testa. Dopo lo scandalo Parlamat, si erano ribellati ad un sistema che li vedeva obbligati ad sottostare ad un sistema mafioso di gestione delle quote stesse. Adeguarsi o morire era stata l’unica scelta che avevano avuto fino a quel momento. In quell’anno ne avevano avuta un altra. Ribellarsi e opporsi al sistema.
Le foto della manifestazione
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