A Zibido San Giacomo il party esclusivo dell’anno: 50 candeline per il Dottor Gigi Iocca nella location più innovativa!
È tutto pronto per l’evento più esclusivo di fine anno! Domani, 24 novembre, la palestra FitActive di Zibido San Giacomo
Castano primo – L’amministrazione comunale ha ritirato i permessi al centro culturale Islamico Madni in autotutela. Non poteva concederli. Non rispettavano le regole della legge regionale sui luoghi di culto. Fabrizio Cecchetti risponde a Pignatiello.
La moschea di Castano Primo alla fine non si farà. I permessi, già concessi dall’amministrazione Pignatiello, non rispettavano i dettami della legge regionale sui luoghi di culto. La Lega Nord di Castano avevano fatto rilevare il problema. In consiglio comunale, i leghisti avevano chiesto e ottenuto di verificare i permessi e di ritirarli. Ne avevamo parlato, lo scorso novembre nell’articolo sulla Moschea di Castano Primo. Ruzzolata sul PAR. La legge era chiara, il Comune di Castano Primo non aveva approvato il Piano per le attrezzature religiose entro i termini e quindi più nessuna attrezzatura religiosa poteva essere costruita.
La giunta Pignatiello ha chiesto pareri, incaricato avvocati, analizzato e preso tempo. Alla fine ha avuto le conferme che la legge regionale impediva la costruzione della moschea e ha avviato il processo di annullamento dei permessi di costruzione. L’avvio del procedimento è stato già comunicato al presidente dell’associazione Madni. Il sindaco di Castano Primo ha quindi rilasciato un comunicato stampa. “Certi di aver agito nel rispetto delle regole al fine di garantire la legalità dell’azione amministrativa, si ringrazia l’ufficio comunale Lavori pubblici territorio e ambiente per aver istruito la pratica, nonché gli avvocati incaricati per aver esaminato la pratica e per aver redatto pareri legali in merito”.
La notizia della procedura di annullamento ha fatto molto piacere al vicepresidente del consiglio di regione Lombardia Fabrizio Cecchetti. Si è battuto molto, a fianco della Lega Nord castanese. In un comunicato stampa, ha risposto a Pignatiello, corredandolo di una foto esplicita Si è preso le sue rivincite sull’amministrazione comunale facendo notare che avessero dato retta subito alla Lega Nord, si sarebbero risparmiati tempo, costi e probabili ricorsi. “Ci hanno dato dei razzisti e dei bugiardi, ma la verità è che si è avverato ciò che la Lega diceva da mesi. Quel luogo di culto islamico non poteva essere realizzato. Non rispettava le norme regionali vigenti. Se il sindaco Giuseppe Pignatiello avesse ascoltato la Lega Nord avrebbe evitato pareri legali, permessi annullati, probabili ricorsi e figuracce con la cittadinanza.”
Poi ha continuato. “Ora attendiamo di capire se l’amministrazione nei prossimi giorni metterà definitivamente la parola fine a questa imbarazzante vicenda. Io nel frattempo, come mi ha suggerito proprio Pignatiello, continuerò a lavorare in Regione anche per il bene dei castanesi. Questa vicenda ne è la dimostrazione. La moschea di Castano Primo è stata infatti scongiurata grazie a una legge regionale approvata nel 2015 e di cui ero promotore”.
Articolo aggiornato il 09/06/2021 17:50