Scuola abusiva scoperta a Milano. Era solo per bambini cingalesi
La polizia locale di Milano nella mattinata del 23 gennaio ha effettuato un sopralluogo in un bilocale di 40 metri quadri, al quinto piano di una palazzina residenziale nella zona di Città Studi. (Foto di repertorio)
Ci ha trovato 10 bambini cingalesi fra i 3 e gli 8 anni. Si trattava di una scuola abusiva, composta da elementari e con una sezione di scuola materna. A gestirla, tre persone. Tutte e tre provenienti dallo Sri Lanka. Marito, moglie e un’ altra donna loro connazionale, vivevano in quell’appartamento. Di giorno era trasformato in aula scolastica per almeno una ventina di bambini, che lo frequentavano in orari diversi. Dalle informazioni raccolte dall’Unità centrale Informativa della Polizia Locale di Milano è risultato che i genitori dei bambini pagavano rette da 250 euro al mese. Erano comprensive anche della consumazione di un pasto.
La scoperta avvenuta su segnalazione di un cittadino
La scuola abusiva è stata scoperta dopo la segnalazione di un cittadino, che aveva notato lo strano andirivieni di bambini e genitori. La direttrice della scuola è la presidente di una locale associazione culturale cingalese. Si occupa delle pratiche per i permessi di soggiorno. Fornisce, inoltre, consulenze ai loro compatrioti. La donna è stata denunciata per esercizio della professione di insegnante senza averne titolo. Il marito è stato colpito da diverse sanzioni, fra cui quella di cambio di destinazione d’uso dell’appartamento residenziale.
Il contratto di affitto era infatti a suo nome. Altre sanzione riguardano l’aver costituito la scuola in mancanza di permessi da parte del provveditorato, della Asl e del Comune. I genitori di un bambino di 8 anni, trovato dell’appartamento al momento dell’arrivo della polizia locale, sono stati denunciati per evasione dell’obbligo scolastico.
Le reazioni da parte delle istituzioni
Il comandante della polizia locale di Milano, Antonio Barbato, era molto soddisfatto dell’operazione dei suoi uomini. “Dimostra la grande capacità professionale anche in relazione ad attività delicate come quelle che riguardano l’abbandono scolastico”, ha detto. L’assessore alla Sicurezza del comune di Milano, Carmela Rozza, ha invece rilasciato una nota in cui ha manifestato la sua preoccupazione. “Ogni segnalazione che arriva alla Polizia locale è valutata molto seriamente dagli agenti. In modo particolare quando contiene potenziali notizie di reato. La scoperta di oggi desta preoccupazione. Dovremo verificare se i genitori fossero consapevoli del fatto che quel luogo fosse privo di qualsiasi autorizzazione.”
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