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Successi discografici del passato – Sergio Borsato. Un cantautore padano nel catalogo della multinazionale Sony.
Noto al pubblico soprattutto come portabandiera del mondo culturale e politico degli autonomisti, per questo guardato con sospetto dalle case discografiche, nel corso della sua carriera musicale Sergio Borsato ha rotto lo steccato che di solito separa gli artisti padani dalla grande distribuzione.
E’ sbarcato nelle messaggerie musicali con “La strada bianca”, compact disc distribuito da Sony con 10 brani per quaranta minuti di musica; 15 euro il prezzo consigliato per il pubblico.
Dei primi cd, i cui testi erano supervisionati da Umberto Bossi, sono rimasti l’amore per la libertà, le cose semplici, la cultura popolare e le tradizioni legate alla terra; di fondo resta quindi l’amore per la Padania, come si evince chiaramente nella seconda canzone dell’album, “Destinazione Libertà”, il cui testo recita: “potessi rivivere la mia terra almeno prima dell’ultimo sonno”. “La strada bianca” però, oltre ad avere una maggiore qualità negli arrangiamenti musicali, è meno politico rispetto agli altri lavori, basato sui racconti della gente semplice e la riscoperta del passato ma senza avvolgere questo percorso culturale con il termine Padania, che come concetto resta sullo sfondo per essere apprezzato da chi l’ha già interiorizzato ma non suscitare distacco in chi non ne condivide l’idea. “La strada bianca” è un lavoro che quindi si rivolge a tutti e proprio per questo le canzoni sono per lo più in lingua franca; rappresenta un’eccezione “Vecio fighel”, che si può definire autobiografica perché Borsato la dedica a suo nonno,che portava quel soprannome.
L’album si chiude con “Luce nuova”, dove un bambino canta la ninnananna al papà: è il rapporto padre / figlio che simboleggia il ciclo continuo della vita, fatta da persone che invecchiano e altre che nascono: in fondo cosa più della famiglia rappresenta li legame con la terra? Le generazioni che si rinnovano tramandandosi usi e costumi, la cultura che dalla bocca e dalla mente degli anziani passa ai giovani, che apprendono le radici del territorio nel quale sono nati e dove cresceranno: questo è il mondo che Sergio Borsato ritrae nel suo cd a metà tra una poesia romantica e un prodotto musicale che si lascia ascoltare facendosi trascinare dal ritmo.