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Ossona – Al consiglio comunale di lunedì 21 novembre Gilberto Rossi schizza, e il sindaco minaccia di chiedere un TSO.
Seconda puntata del consiglio comunale. La seconda mozione presentata dal gruppo Siamo Ossona nell’ultima seduta, riguardava le dichiarazioni che il consigliere Gilberto Rossi non ha tolto da Internet e che accusano il sindaco Venegoni di essere un immobiliarista e di avere intrallazzi illeciti con Sergio Garavaglia in merito a casa sua, per la convocazione del Consiglio comunale. Sergio Garavaglia ha chiesto che fosse istituita, come previsto dal regolamento comunale, una commissione d’inchiesta che appurasse i fatti e portasse al consiglio le conclusioni. Una prassi abbastanza comune in tutti i consigli comunali. A Ossona è diventata una storia incredibile. Infatti, dal momento in cui è stata depositata la mozione con la convocazione del consiglio comunale, Gilberto Rossi ha contattato tutti, o quasi tutti, i consiglieri comunali.
Alcuni consiglieri si sono sentiti minacciati dalle urla e proferimento delle teorie piu strambe e offensive che la “mente della più grossa lampadina ” di Ossona è riuscita ad elaborare. Altri invece si sono sentiti solo importunati. Siamo a Ossona e alcuni dei consiglieri comunali non hanno neppure pensato al loro ruolo e in quel momento hanno trattato Gibo come lo trattavano da ragazzino. Pare lo abbiano, virtualmente e meno virtualmente, mandato a stamparsi da qualche parte. Durante il consiglio comunale, Gilberto Rossi non è riuscito a contenersi. Ecco la testimonianza del consigliere Sergio Garavaglia.
“Nel frattempo Gibo registrava tutto nascondendo il telefono cellulare. L’ho fatto presente ed è cominciato il cinema. Nonostante i richiami, lui continuava a registrare. La mozione in cui si chiedeva la commissione consigliare di inchiesta sul comportamento di Gibo è stata bocciata nonostante la mia insistenza. Gilberto Rossi urlava contro Oldani e contro il Sindaco. Parlava a vanvera, in piedi, e autoregistrava il suo stralunato ed incomprensibile discorso. Il Sindaco ha addirittura minacciato un TSO, senza calmarlo. Gibo non ha ammesso il suo errore. Anzi, ha affermato che mettendo tutto in stile dubitativo non esisteva alcuna offesa. Alla fine della votazione ho avvisato la segretaria di porre attenzione alla delibera perché la manderò in Procura. Se approvavano la commissione poi ci sarebbe stata una semplice mozione di censura con l’invito ai consiglieri di comportamenti corretti. Invece ora si occuperà la magistratura di tutto compresa la delibera.”
Nelle prolisse giustificazioni di Gibo sono stata tirata in ballo anche io. Da quello che mi hanno raccontato del consiglio comunale, Gilberto Rossi ha risposto dicendo che anche io (Ilaria Maria Preti) avevo registrato il consiglio comunale e che mi era stato permesso. Un peccato non essere stata presente, perchè avrei potuto chiarire che io non ho registrato nessun consiglio comunale. Il consiglio comunale è l’assise pubblica per eccellenza e la registrazione avviene in modo istituzionale, per la divulgazione pubblica dei contenuti. Il registratore dietro le spalle di Gilberto Rossi funziona perfettamente. Dovrebbe saperlo anche lui, visto che qualche consiglio comunale fa lo stesso Rossi ha pubblicato la registrazione di quella cassetta. Normalmente, si usa una sola registrazione ufficiale, mettendola a disposizione di tutti, per evitare che vi siano delle modifiche arbitrarie e delle manomissioni. Lo stesso vale per le registrazioni e le fotografie. Non sono proibite, va solo chiesto il permesso per effettuarle a norma di regolamento.
Articolo aggiornato il 28/09/2022 10:13