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Sono passati pochi giorni dalla notte di Halloween, forma americana del più milanese Di di Mort. Ognissanti è festeggiato ovunque. Ogni popolo ha un suo rituale particolare per sottolineare la festa che conclude l’anno contadino, anche quello di Milano.
Ci sono dei fantasmi che girano liberi in città, in quei giorni. Il loro compito è spaventare chi non si comporta bene, o che sta per perdere la retta via. Due fantasmi in particolare perseguitano i milanesi fra il 31 ottobre e il 2 novembre. Uno è quello di una bambina, le cui ossa riposano nell’ossario della chiesa di San Bernardino alle Ossa, in via Brolo.
Morta di peste nel 1200 circa, nella notte di Ognissanti trascina i suoi compagni in una grande danza di ossa umane nella piazza antistante la chiesa: Nessuno che l’abbia vista lo ha raccontato. Sicuramente ha danzato con lei e al mattino si è svegliato confuso e strano. Meglio star zitti, in certi casi.
Il secondo fantasma frequenta invece il parco Sempione, sin dal tardo pomeriggio del 31 ottobre. E’ una bella donna matura un po’ coguar, elegante, sexy e vestita di nero. Il suo scopo è passare una notte di sesso sfrenato con un giovane diverso per ognuno dei tre giorni dedicati a Santi e Morti. I giovani che ci cascano, al mattino si sveglieranno in un letto sconosciuto di fianco ad un cadavere in decomposizione.
La storia ha origini molto antiche. Gli antenati pagani dei milanesi credevano che dal 31 ottobre al 2 novembre il mondo dei vivi e quello dei morti venissero a contatto e che agli spiriti fosse concesso di tornare da parenti e amici per assicurarsi del loro buon comportamento. Se non sono soddisfatti fanno subire uno spavento tale da far passar la voglia. Per evitarlo si dà loro da mangiare, preparando “la casseuola”.
Articolo aggiornato il 08/02/2020 16:55