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Ossona – Al secondo punto del consiglio comunale chiesto dalle opposizione a Ossona, il diritto di educazione alimentare dei genitori. Cioè la famosa mozione schiscetta.
Mozione pasti da casa, mozione per l’espletamento del diritto di scelta e libertà educativa dei genitori. Premesso che il diritto alla libertà educativa, nella ricerca del benessere dei bambini, è riconosciuta come un diritto dei genitori e delle famiglie. Premesso che l’educazione alimentare, intesa come scelta di come nutrire i propri figli per farli crescere sani, è uno degli ambiti educativi in cui i genitori sono i primi, ovvero i principali, educatori riconosciuti anche dalla Costituzione.
Premesso che tante situazioni di salute dei bambini (come allergie, intolleranze o semplicemente momenti di diete speciali) sarebbero risolte permettendo ai piccoli studenti di mangiare a scuola, insieme agli altri, ma portandosi il cibo da casa.
Visto che l’iniziativa permetterebbe di risolvere il problema del pagamento dei pasti della mensa scolastica, per quelle famiglie che trovano in ogni caso troppo caro il servizio mensa.
Visto che Regione Lombardia ha approvato due mozioni differenti, che permettono ai bambini di consumare a scuola, nei locali della mensa comunale, i pasti portati da casa.
Visto che la Regione stessa, insieme all’ufficio scolastico regionale, sta discutendo e modificando tutti i regolamenti che impedivano questo normale esercizio del diritto educativo dei genitori.
Visto che è stato appurato, durante molte discussioni in commissione regionale, che permettere ai bambini di consumare i pasti portati da casa all’interno dei locali mensa, e di scegliere quindi di avvalersi o meno dei pasti forniti del servizio mensa, porterà naturalmente l’azienda fornitrice dei pasti a migliorare la qualità degli stessi per ” battere la concorrenza” del cibo della mamma.
Si impegna il sindaco e il consiglio comunale a:
Introdurre nelle convenzioni della mensa la possibilità di uso del locale mensa. anche da parte dei bambini che si portano il cibo del pranzo da casa.
Formare una commissione con rappresentanti dei genitori, da consiglieri comunali e/o da persone indicate da loro, scelte fra cittadini ed esperti. Con il compito di rivedere tutti i regolamenti che si interpongono fra i genitori e la loro libertà educativa o delegare la Commissione Mensa già esistente.
Promuovere l’iniziativa presso la Dirigente scolastica delle scuole dell’obbligo. Chiedendo collaborazione nell’applicazione pratica del portare cibo da casa a scuola e consumarlo all’interno dei locali della scuola stessa.
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anche perche ci siamo accorti che la nuova gestione della mensa scolastica porta pasti scarsi freddi e non sempre piacevoli per i bambini