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Busto Garolfo – Ieri sera nel salone della BCC di Busto Garolfo, i 50 sindaci delle zone omogenee di altomilanese e abbiatense magentino si sono riuniti insieme ai cittadini per ribadire il loro No alla discarica fra Casorezzo e Busto Garolfo. Il sindaco di Rescaldina: “Se c’è bisogno di dormire in tenda, noi ci siamo.” Presente anche Pietro Mezzi nuovo consigliere delegato all’ambiente di città metropolitana.
Al tavolo c’erano invece, Pierluca Oldani, sindaco di Casorezzo, appartenente ad una lista civica, Sara Bettinelli, sindaco di Inveruno e presidente dell’assemblea dei sindaci dell’ altomilanese (PD), Marco Invernizzi, sindaco di Magenta (PD), Susanna Biondi, sindaco di Busto Garolfo (PD) e il presidente del Parco del Roccolo Flavio Colombo. Il moderatore era Oreste Magni dell’Ecoistituto del Ticino. Poi sono state chiamate al tavolo anche le rappresentanti dei comitati anti discarica Casorezzo Busto Garolfo (Eleonora Bonecchi), del comitato Radici nel cielo e di Salviamo il Paesaggio (Giuliana Cislaghi).
Regione Lombardia ha indicato anche i metodi con cui questi 50 metri devono essere misurati. Tutte le forze politiche in regione Lombardia, PD compreso, hanno votato una risoluzione contro la discarica. E’ dimostrato che la discarica non serve alla Lombardia, e neppure serve economicamente alla Solter. Su questo punto non è difficile quindi unirsi ai sspetti nati dal fato che Solter è una controllata di Vibeco e che Vibeco ha vinto la gara d appalto dello smaltimento delle ecoballe della campania
Sara Betinelli, oltre ad essere sindaco di Inveruno presiede l’assemblea dei sindaci dell’altomilanese. Si è presa l’onere, a nome di tutti i 50 sindaci, di mettere in chiaro con Pietro Mezzi quanto erano scontenti delle scelte di città metropolitana. Sara Bettinelli ha detto a Pietro Mezzi che la regione Lombardia ha avuto un atteggiamento costruttivo, mentre città metropolitana non li ha ascoltati. “E’ mancata la politica” , “tutto è stato dato in mano ai tecnici”. Queste alcune delle frasi pronunciate.
Pietro Mezzi le ha ascoltate e ha fatto un discorso pacato cercando di difendere i suoi predecessori. La sua nomina alla città metropolitana ha un suo perchè. Pietro Mezzi, infatti, quando era assessore provinciale all’ambiente, ha fatto un Piano di Governo del Territorio provinciale eccellente dal punto di vista ambientale. sua è la paternità della dorsale verde della Lombardia. Un sistema di parchi e aree protette che congiungerà la valle del Ticino con quella dell’Adda. Forse sarà perciò più propenso ad evitare che i suoi parchi siano riempiti di pattume, napoletano o da qualsiasi altra parte provengano.
Attualmente contro la via s sono dversi ricorsi al Tar. Uno è quello del comune di Casorezzo, per le convenzioni non rispettate. Un altro è quello del parco del Roccolo che è d livello tecnico legale, così come il ricorso presentato dai comuni dell’est Ticino. Infine c’è un ricorso al tar dai contenuti ambiental e paesaggistici presentato dai comitati Antidiscarica, Radici nel cielo e Salviamo il paesaggio.
Articolo aggiornato il 28/10/2016 00:15