A Zibido San Giacomo il party esclusivo dell’anno: 50 candeline per il Dottor Gigi Iocca nella location più innovativa!
È tutto pronto per l’evento più esclusivo di fine anno! Domani, 24 novembre, la palestra FitActive di Zibido San Giacomo
Milano – Il consiglio regionale della Lombardia ha approvato la prima legge per la protezione e la diffusione della lingua lombarda. Nella foto, la copertina di due libri di testo di Bergamasco. Furono pubblicati qualche anno fa e adottati da alcune scuole elementari orobiche.
Il vice presidente del consiglio di Regione Lombardia, Fabrizio Cecchetti (Lega nord), ha esultato di fronte a questo provvedimento legislativo. Non poteva essere diversamente, per un indipendentista lombardo. “Un primo grande passo per la tutela della lingua lombarda. Ora Regione Lombardia potrà promuovere importanti misure per diffondere e valorizzare una lingua che troppo spesso è stata combattuta dallo stato italiano. Purtroppo è stata anche sminuita dagli stessi lombardi.” ha detto, riferendosi anche all’atteggiamento di alcuni amministratori del pd.
Dopo questa piccola nota polemica, però, Cecchetti, ha continuato a spiegare le possibilità aperte dall’approvazione del testo unico. “Da quando è stata istituita, nel 1970, Regione Lombardia non si è mai dotata di una legge per tutelare la lingua locale. Ora finalmente la Regione potrà mettere in campo una serie di iniziative per sostenere le realtà culturali e artistiche che tengono viva la lingua lombarda, promuovere il bilinguismo e incentivare le nuove generazioni a conoscere meglio le proprie radici, partendo dall’ insegnamento nelle scuole.”
L’insegnamento della lingua locale nelle scuole dell’obbligo è stato realizzato per alcuni annida diversi Comuni. Purtroppo l’impegno è stato sporadico. Si facevano carico, all’interno dei piani per il diritto allo studio, di progetti specifici. Varese è la provincia che ha dato di più in questo campo. La scuola Bosina, di Varese, aveva iniziato, nei suoi anni d’oro, con la maestra Lucia Talamone. Questa donna, amante delle tradizioni locali, aveva anche creato i libri di scuola. Insegnava la lingua bosina ai bambini delle classi elementari. Il successo fu tale che ora anche le scuole statali di Varese hanno nel loro POF ( piano offerta formativa) i corsi di lingua locale. Anche nella bergamasca l’esperimento del bilinguismo ha avuto successo. Come dimenticare i libri di bergamasco adottati dalle scuole dell’obbligo creati da Giancarlo Giass, un ingegnere con la passione per la storia e la lingua locale, e dall’associazione culturale Alp?
Fabrizio Cecchetti ha poi continuato dicendo che “La lingua lombarda rappresenta la storia e la cultura della nostra terra. E’ riconosciuta dall’Unesco come una lingua a rischio estinzione. Per questo motivo ci deve essere l’impegno di tutti per non perdere questo grande patrimonio e isolare le posizioni ideologiche degli esponenti del Pd che sul territorio arrivano persino a far rimuovere la toponomastica in lombardo nei comuni che amministrano, dimostrandosi i primi nemici della cultura locale della Lombardia. Sono contento che la Regione Lombardia, su spinta della Lega Nord, abbia approvato la legge che permetterà finalmente di diffondere, tutelare e valorizzare la nostra lingua, la lingua lombarda. Questa è un’altra vittoria della Lega Nord, del suo gruppo in consiglio regionale e dei suoi esponenti in giunta, che ringrazio.”
Ora però arriverà il lavoro duro. Prima di poter insegnare realmente le lingue nelle scuole sarà necessario formare degli insegnanti che la conoscano. CI si aspetta quindi l’offerta di corsi di aggiornamenti destinati agli specialisti, e incentivi a quelle scuole, anche statali, che inseriscono il bilinguismo lombardo nel loro POF.