Studio professionale in casa propria. Attente alla discrezione
Ossona – Aperto un altro studio professionale in casa propria, in attesa dell’abrogazione della legge Merlin e della regolamentazione di appositi locali. La professionista arriva da uno dei paesi dell’Africa. Porta esperienze e abitudini nuove, ma fra queste c’è la mancanza di discrezione professionale. E non va bene.
Ossona f… bona, dicevano negli anni 70. La reputazione di Ossona è arrivata lontano. Anche nell’Africa più profonda hanno saputo e hanno pensato di approfittarne. Di questa situazione fanno le spese i dirimpettai di una procacciatissima donna africana che ha eletto Ossona come domicilio del suo studio professionale. Si sa che per il marketing la location di un’ attività è molto importante. Per questo tipo di attività, poi, è fondamentale. Lo è altrettanto al discezione. Vuoi per non rendere palese la propria professione, vuoi anche per proteggere l’innocenza dei bambini. In Africa però la prostituzione è illegale quasi dappertutto. I paesi in cui è regolamentata si contano sulle dita di una mano: due. I sono n minoranza anche quelli che vietano la professione in studio, senza però proibire nulla. In Italia le professioniste africane hanno trovato una manna e ne stanno approfittando.
La discrezione professionale è importante
Naturalmente vi racconterò la storia ma non darò elementi per identificare il luogo e le persone. Sono a favore dell’abrogazione della legge Merlin, credo nel sostegno alla libertà d’impresa, specie se femminile, ma la pubblicità gratis non la faccio. Incentiva la concorrenza sleale nei confronti degli studi professionionali italiane. Poi, non voglio sentirmi dire che le italiane non vogliono più fare certi lavori. In realtà i servizi delle italiane costano di più perché seguono le regole della sicurezza e della discrezione professionale. Cosa che questa professionista di orgine africana non fa.
Altrettanto importanti gli orari sindacali
Quando si sono resi conto che la loro nuova vicina di casa aveva aperto uno studio professionale particolare nel suo appartamento, le lamentele dei vicini di casa si sono fatte sentire. Era difficile non accorgersi dell’attività in atto. Troppo rumorosa. Invece di installare l’aria condizionata, lavora con le finestre aperte e senza tende. Inoltre, non rispetta gli orari sindacali di apertura e chiusura. I vicini sono esasperati. Eccovi una delle e-mail arrivate a Cronaca Ossona da parte di chi abita nelle vicinanze. La mail è particolarmente esplicativa. L’esasperazione causata dalle notti passate in bianco ad ascoltare le attività, trasuda dalle parole scritte.
La lettera dei vicini di casa
“Venerdì notte ennesima cavalcata notturna con urla e gemiti. Li sono beccati in piedi in cucina che trombavano di gusto con le finestre spalancate! Ho spalancato le persiane di botto facendo rumore e… interuptus. Poi sabato sera, alla 1, ho cacciato un urlo dalla finestra. Erano in tre. Stavano con le finestre aperte e la musica africana a palla. Alla fine un cliente si è affacciato alla finestra e mi ha pure guardato male! Esasperato, gli ho gridato “Uhe, Africa! Spegni tutto e chiudi le finestre, che te me trebiaaa i Maroni!” Lui ha alzato uno sguardo di sfida, scocciato, e ha chiuso la finestra. I miei figli dalla loro camera hanno sentito tutto. Purtroppo si stanno facendo una cultura internazionale. Anche in pieno pomeriggio è uguale! Ma Che vada a trombare altrove!”
Sembra che a Ossona si sta battendo un nuovo record. Infatti il numero degli studi professionali apeti in casa prorpia è, percentualmente, quello più alto di tutta la provincia di Milano.
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