11 settembre. L’anniversario da non dimenticare
11 settembre 2001 – E’ anniversario dell’attentato islamico alle torri gemelle a New York. Ha iniziato una guerra che dura ormai da 15 anni. I nostri ricordi. Come i politici ricordano i fatti.
Domani è il giorno più pericoloso che c’è. E’ il 15esimo anniversario del primo e più grave attentato islamico della storia di questa guerra. Quello che vi ha dato inizio. L’11 settembre 2001. L’attentato cambiò lo skyliner di New York, creò Ground Zero, costò la vita a 2 974 persone. Il primo dei 4 aerei di linea utilizzati come arma dai terroristi, il volo 11 dell’American Airlines, colpì la torre nord del World Trade Center alle 08, 46 del mattino, ora di New York. Alle 09:03:11 il volo United Airlines 175 colpì la torre sud. Il volo 77 dell’American precipitò sul pentagono, ad Arlington alle 09.37.
La storia del quarto volo dirottato, il volo 93 della United Airlines, ha commosso più degli altri. Cadde sopra a Shanksville, a pochi chilometri da Washington, dopo che i passeggeri, in un estremo atto di coraggio, si ribellarono agli attentatori, pur sapendo di andare incontro a morte certa.
15 anni di terrorismo islamico
Oggi è il giorno del ricordo. Provare a ricordarsi dove si era nel momento in cui si è saputo dell’attentato è un modo per ripercorrere i sentieri già percorsi in questi ultimi 15 anni. Uno dei ricordi da sottolineare è il motivo per cui gli attentatori scelsero proprio l’11 settembre per l’attentato. E anche l’anniversario della battaglia di Vienna, nel 1683. 70mila soldati cristiani scacciarono dall’Europa un esercito di 140mila turchi mussulmani.
Fra i cristiani c’erano 30 000 polacchi al comando di Giovanni III Sobieski; 18 500 fra austriaci,toscani, veneziani e mantovani, al comando di Carlo V duca di Lorena e di Eugenio di Savoia; 19 000 franconi, svevi e bavaresi, al comando di Giorgio Federico di Waldeck; 9 000 sassoni, al comando di Giovanni Giorgio III di Sassonia. Con la perdita di quella battaglia, le armate mussulmane dovettero scordarsi di dominare i cristiani. Sono molti i leader politici che ne parleranno. Sarà interessante confrontare le parole con cui si ricorderanno e ricorderanno le vittime dell’11 settembre 2001. Il primo è il segretario della Lega Nord che ha già scritto il suo pensiero. Gli altri li aggiungeremo man mano che saranno pubblicati.
Matteo Salvini cita Oriana Fallaci”
“Domani si ricorderà la prima grande strage islamica, l’11 settembre. A quanto ci è servita, come Occidente, quella lezione? A poco, purtroppo. “Che senso ha rispettare chi non rispetta noi? Se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà…” “La Libertà è un dovere, prima che un diritto è un dovere”. Onore a Oriana Fallaci, donna viva, coraggiosa e libera.” Queste sono le parole scritte, sul suo profilo Facebook, dal leader della Lega Nord.
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