Beltane. Quale significato per il calendimaggio?
Beltane – La ruota dell’anno continua il suo giro. Il tempo scorre nell’avvicendarsi delle stagioni e la Natura si risveglia dal lungo riposo invernale. Gli alberi si coprono di ricche fronde che giocano con la leggera brezza, gli uccelli deliziano il bosco con il loro canto e sui prati, ormai di un verde intenso, compaiono fiori di tutti i colori. Ecco che si assiste all’esplosione della vita, è giunto il momento di Beltane.
Nel nostro cammino verso la riscoperta di queste antiche feste, Beltane è la seconda festa del calendario annuale celtico e cade la notte tra il 31 aprile e il 1 maggio, esattamente tra l’equinozio di primavera e il solstizio d’estate.
Il nome deriva dall’appellativo del dio Belenos, una tra le maggiori divinità del pantheon celtico. Era il dio della luce, intesa come forza vitale.
La festa della luce e della vita
Per i celti, Beltane era legata alla fecondità simboleggiata dall’unione del potere maschile con quello femminile. Per questo motivo era il momento più indicato per unirsi in matrimonio. Emblema principale di questa festa era rappresentato dai fuochi sacri. Normalmente erano due, e attraverso essi, i nostri antenati passavano per assicurarsi la fertilità e la continuazione della vita. Anche quest’anno come tutti gli anni con il gruppo storico Lupi del ticino-Volki Tesini abbiamo festeggiato Beltane durante l’Insubria festival a Marcallo con Casone.
Sono stati accesi i fuochi sacri e insieme a tutti i gruppi storici partecipanti, ci siamo riuniti per celebrare insieme questa festa d’importante rinascita e buon auspicio per l’avvenire. Al momento propizio gli animi si sono accesi e le danze intorno ai fuochi hanno preso luogo. Insieme a noi anche il pubblico partecipante ha contribuito a rendere festosa l’atmosfera.
Il palo di maggio
Un altro simbolo importante era il palo di maggio. Consisteva in un palo piantato per terra, dal quale pendevano dei lunghi nastri colorati, lunghi almeno il doppio dello stesso palo. Il simbolismo legato alla sua preparazione era molto forte. Le donne preparavano il buco per terra, in seguito gli uomini piantavano il palo rappresentando l’unione tra principio maschile e principio femminile.
Il rituale si svolgeva nel seguente modo: uomini e donne prendevano in mano un nastro ciascuno e al ritmo intenso e primordiale di tamburi intrecciavano i nastri con una particolare danza. Alla fine di questa i nastri erano intrecciati al palo, simboleggiando ancora una volta il principio vitale. Il giorno seguente non poteva mancare il rituale del palo di maggio. Alcuni figuranti del gruppo hanno danzato attorno al palo intrecciando i nastri colorati a suon di tamburi e cornamuse. Ma la parte migliore del rito è stata quando abbiamo condiviso la danza con alcuni bambini del pubblico. Insieme abbiamo danzato ed è stato come rincorrersi in un bosco rinato, destreggiandosi tra arbusti e alberi in fiore.
Beltane è una festa di gioia
Quando si parla di feste e tradizioni celtiche, ci si trova a scontrarsi con il Cristianesimo e il “brutto vizio” di trasformare ciò che era proprio del culto pagano, in qualcosa che vada a loro favore. Beltane la trasformarono nella notte di Valpurga, ovvero quella notte in cui le streghe, a parer loro, si riunivano in luoghi segreti guidati dal Signore delle Tenebre.
Nel mondo agreste-contadino, in cui cristianesimo e culti ancestrali erano legati da una profonda simbiosi, sono rimasti vivi gli antichi rituali.
La festa del calendimaggio ne è un esempio. In questo giorno, nella piazza del villaggio veniva portato un tronco d’albero spoglio, che veniva agghindato con stralci di rami, foglie e fiori, e in seguito portato in processione per le vie del paese dando così il benvenuto alla bella stagione. Un altro rito legato al palo di maggio è l’albero della cuccagna. Anche in questo caso, l’elemento principale è sempre il palo. Veniva piantato nella terra, e in cima ad esso venivano poste leccornie di ogni tipo. Scopo di questo “gioco” era quello di arrampicarsi fino in cima al palo, reso scivoloso da grasso o burro, e accaparrarsi quel ben di dei.
Labirinti e spirali simbolo di Beltane
Oltre al simbolo dell’unione tra il palo e il buco nella terra simboleggiando la fertilità, altri simboli di Beltane sono i Labirinti o spirali. Le danze o le corse nei labirinti infatti rappresentavano anch’esse la rinascita della vita in primavera. Per chi è stato alla festa di Beltane al Parco Arcobaleno di Masserano avrà notato che in un angolo del prato immenso c’è un labirinto di pietre che tutti possono percorrere correndo o camminando o danzando. Personalmente l’ho fatto camminando e cercando di assaporare la natura prosperosa che avvolge la piana del parco.
Fuochi sacri, matrimoni al chiaro di Luna, riti agresti, e molto altro ancora ci fanno rivivere un mondo che ormai è esiste quasi esclusivamente nel ricordo ma che, come la bella stagione, può rinascere e tornare a far parte della vita indaffarata di oggi. Ritornare a seguire il ciclo naturale delle stagioni, permette di prendersi una pausa dal Caos della modernità, trovare un momento per respirare a pieni polmoni e vivere serenamente.
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