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Sindaco contro sindaco. Pietro Romano contro Beppe Sala

Rho – Il sindaco Pietro Romano dice che è contrario al progetto del compagno di partito Sala, sindaco di Milano. ma non lo ha ancora chiamato. La Lega Nord, intanto, informa la popolazione.

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presidio lega nord rho sicuraDomenica mattina un presidio della Lega Nord davanti alla chiesa di Mazzo di Rho a due passi dall’entrata del polo logistico in cui il Sindaco di Milano Giuseppe Sala e il prefetto Marangoni intendono portare i clandestini che stazionano nella piazza della stazione Centrale a Milano. La notizia del progetto è di dominio pubblico, E’ apparsa su tuti i giornali fra cui Libero, con dichiarazioni virgolettate da parte del sindaco Sala. La Lega Nord, d’altra parte aveva avvisato che il problema ci sarebbe stato,  e ha quindi distribuito dei volantini informativi a Mazzo di Rho, chiedendo al Sindaco Pietro Romano di dare un segno e di dire un forte No al progetto milanese. Ne avevano parlato sia Simona Bordonali sia Fabrizio Cecchetti  le cui parole avevamo riportato negli articoli Arrivano i clandestini al post Expo. cosa fa Romano? Qualcosa, il sindaco Romano, ha fatto. Ha dichiarato al Giorno. “Ho letto le dichiarazioni del sindaco Sala sui giornali: la mia posizione non è cambiata rispetto ad alcuni mesi fa. Sono contrario all’ipotesi di ospitare un numero così elevato di profughi in un unico luogo. Inoltre vanno rispettati gli accordi, quel campo base va smantellato e l’area restituita al nostro Comune”.

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Il sindaco Romano contrario a Parole. Ma nei fatti?

L’area del polo logistico di Expo può ospitare fino 1500 persone. Se non è stato smantellato finora non è certamente perchè vi ci si vogliono ospitare i senza tetto e gli sfrattati milanesi. La risposta di Romano appare quindi debole rispetto alle intenzione dichiarate dal suo compagno di partito Giuseppe Sala. E’ molto poco corretto, inoltre, che Sala non si sia consultato con il suo collega di partito Romano prima di fare determinate dichiarazioni. Ancora più preoccupanti, infatti, sono le parole seguenti del sindaco Romano, che sempre dalle colonne del Giorno dichiara: “Non ci siamo ancora sentiti telefonicamente. Magari lo farò nei prossimi giorni. A marzo avevo manifestato la mia contrarietà a questa ipotesi e oggi la confermo. Il Comune sta già facendo la sua parte sull’accoglienza, se è necessario fare di più è giusto avviare un confronto con tutti i Comuni di Città Metropolitana”.

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Il sindaco della città metropolitana è, ancora una volta, Giuseppe Sala, Sindaco di Milano.

volantino rhoIl sindaco della città metropolitana è ancora una volta il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. A quanto pare Sala non intende tener conto del parere dei sindaci dei comuni dell’area metropolitana. Neppure se si tratta di sindaci della sua stessa area politica. Le parole di Pietro Romano diventano quindi molto deboli. Specie se si rivolge alla città metropolitana. Il sindaco di Milano non lo ha avvisato quando ha deciso, con il prefetto Marangoni, di utilizzare l’area del polo logistico per ospitare i clandestini. Perchè aiutarlo come sindaco dell città metropolitana? A meno che le parole di Romano non siano una minaccia in vista delle prossime elezioni del consiglio di città Metropolitana. La legge elettorale, in ogni caso, mette città metropolitana in mano ai consiglieri di sinistra.

La Lega Nord chiede le dimissioni di Pietro Romano se i clandestini arrivano al Polo logistico di Rho. I leghisti gli chiedono di mantenere le promesse fatte. Di fronte ad una situazione simile è difficile credere che Romano dia le dimissioni anche se arriveranno i clandestini. E’ difficile credere anche che si metta contro il suo collega milanese. Non si sono nemmeno sentiti al telefono. Non è che si possa credere che Pietro Romano sia molto considerato da Giuseppe Sala. A quanto pare, nemmeno come vicino di casa.

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Cosa intende Romano con la richiesta ai sindaci dell’ Altomilanese?

E’ facile capire che, per il PD, l’Altomilanese è l’angolo pattumiera di Milano. Si ricollega al tentativo di mandare profughi a Legnano, nelle caserme e nelle ex scuole. La chiamano “ospitalità diffusa”. E’ la richiesta ai Comuni di mettere a disposizione Palestre comunali e oratori. I sindaci del Pd, come pare abbiano fatto il sindaco di Busto Garolfo e quello di Inveruno.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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