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Legnano – Il 6 luglio nel parco della Biblioteca Civica A. Marinoni, in via Cavour 13, alle 20.30, va in scena La Tempesta di Shakespeare. In caso di maltempo lo spettacolo sarà in sala Ratti, in corso Magenta 9. Stesso orario. Ingresso libero.
La meraviglia che il teatro di William Shakespeare induce nello spettatore moderno è legata all’attualità della forma poetica. Le sue opere per quanto alcune volte tragiche sono consigliate a chiunque. La tempesta è il suo testamento poetico. Divertente , piena di passione, in gran parte attuale se la si sa ascoltare. La regia dello spettacolo che si terrà nel parco di Legnano è di Luca Radaelli con la collaborazione di Michele Losi, la traduzione dell’opera è di Luca Radaelli e le coreografie di Filippo Ughi. Gli attori sono Stefano Bresciani, Matteo Binda, Francesca Cecala, Chiara Codetta, Giorgio Galimberti, Tobia Galimberti, Paolo Grassi, Giulia Marchesi, Antonio Santoro, Giusi Vassena e Filippo Ughi. Si tratta di una coproduzione Teatro Invito, Campsirago Residenza, Piccoli Idilli, BIS – Brianza in Scena. L’ingresso allo spettacolo è gratuito.
La trama racconta di un naufragio su un’imprecisata isola del Mediterraneo, forse Vulcano, forse una delle isole Bermuda. La tempesta ha sorpreso i protagonisti durante il viaggio di ritorno dopo una visita a Cartagine e a Tunisi. Prospero, mago e vero duca di Milano, con l’aiuto dello spirito dell’aria Ariel, ha invocato la tempesta che ha scaraventato i passeggeri della nave sull’isola. Lo scopo è la vendetta nei confronti di suo fratello Antonio e del suo complice, il re di Napoli Alonso. 12 anni prima Prospero fu esiliato sull’isola, insieme alla figlia, Miranda, che al momento dell’esilio era una bambina di soli 3 anni. Prospero tira le fila delle vite di tutti i naufraghi, della figlia Miranda, di Calibano, figlio mostruoso della strega Sicorax, del principe Ferdinando, del re di Napoli Alonso e del fratello Antonio, duca di Milano, in un intrecciarsi di trame nella trama che li porta poi tutti all’epilogo, nella grotta di Prospero.
La vendetta però è scongiurata dall’amore paterno. Miranda e Ferdinando si innamorano e si sposeranno garantendo il lieto fine e anche il ritorno a casa dei protagonisti. Bellissima anche la figura di Ariel, lo spirito dell’aria che ubbidisce a Prospero controvoglia. Famoso il monologo finale di Prospero in cui rinuncia alla magia e in cui tanti hanno visto anche l’annuncio dell’abbandono delle scene da parte dell’autore. Infine, gli spettatori potranno dire, con le parole di Gonzalo. “In questo viaggio, abbiamo ritrovato noi stessi, quando nessuno più era in sè”.
Articolo aggiornato il 29/06/2022 18:19