Occhiali spaziali: innovazione e tecnologia dalla Terra allo spazio al Centro Ottico Rossini & Licciulli di Parabiago
A Parabiago, al centro ottico Rossini & Licciulli , che si trova al numero civico 44 della statale del Sempione,
Busto Garolfo – Migranti news. Una visita alla corte di via Ugo Foscolo dopo l’allontanamento di una circa una quarantina di “migranti” che l’avevano invasa. Intervista a chi ancora sopporta gli effetti dell’ incauto affitto di alcune case fatiscenti a un paio di esponenti della “migranti spa”.
Il cortile potrebbe essere bellissimo. E’ quello che rimane di una casa di ringhiera all’incirca degli anni 20, con quelli che un tempo erano considerati l’avanguardia dei servizi igenici. Cessi piastrellati anche nei piani superiori e al pian terreno lavatoi coperti, con acqua corrente. Qualche anno fa un incendio dovuto ad un corto circuito avrebbe dovuto renderla completamente inabitabile. Parte della palazzina è, infatti senza tetto, con degli alberi che crescono sui muri. Nessuna ristrutturazione sembra essere stata fatta. Non ci capisce come sia stato possibile affittare delle stanze in quelle condizioni, ma è stato fatto. 4 pakistani che subaffittavano lo spazio letto nei locali ad altri migranti. “Per un posto letto chiedevano anche 200 euro al mese. Ora che se ne sono andati hanno comprato una villa, con quello che hanno guadagnato.” Mi raccontano alcuni bustesi. Naturalmente pagavano in nero.
Non è una cosa che possono fare gli abitanti del cortile. dubito che in discarica possano accettare quella roba lì. Sono arrivati alcuni tecnici che hanno effettuato una deblatterizzazione e una derattizzazione. Si sono dimenticati però di un animaletto duro a morire e piuttosto pericoloso che ha fraternizzato con ambiente e abitanti. Lo vedete nella foto e potete facilmente riconoscerlo. Ora vive in un vasetto di vetro. Tra il pattume lasciato, ce ne sono parecchi. Si tratta di uno scorpione di circa 5 cm, probabilmente della specie italica. Non sono mortali come i loro parenti africani, di dimensioni molto maggiori. La loro puntura, anche se paragonabile a quella di un calabrone, richiede comunque cure mediche. Comunque, non infilerei la mano nuda in un nido di scorpioncini, neppure per ripulire il porcile lasciato.
Lo scorpione italiano usa il veleno per difesa, ma si ciba di ragni, insetti, lucertole,e anche di cuccioli di topo, e non disdegna nemmeno la pattumiera. E’ autoctono (non è arrivato con la migranti spa) ma di solito fa vita ritirata e lontana dall’uomo, fra le pietraie e le cataste di legna, e non ha popolazioni molto numerose a meno che non vi sia grande abbondanza di cibo. Oltre al video qui sopra vi lascio una gallery di fotografie in cui si può vedere le condizioni del centro storico di Busto Garolfo, a monito di quel che succede quando non si ha cura del proprio paese.
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Articolo aggiornato il 02/07/2016 17:37