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Milano – L’ultima di Matteo Renzi. Si attacca alle camicie verdi e definisce i leghisti esagitati. Gli risponde Matteo Salvini. “Meglio camicia verde che camicia sporca di sangue”.
Inizia così l’ultimo botta e risposta fra i due leader prima della giornata di silenzio elettorale. Secondo Matteo Salvini chi parla per Renzi è la paura di perdere le elezioni amministrative di domenica 5 giugno. Poi affida la sua risposta a social media, a Facebook in particolare. “Renzi, sempre più nervoso e preoccupato dai sondaggi, attacca me, voi e la Lega: Dopo aver fregato gli 80 euro e averci riempito di immigrati, ha paura!?! Meglio la camicia verde che la camicia rossa, sporca di sangue. Il voto alla Lega, unico argine all’invasione”. Scrive ai sui amici sul social network e raccoglie, come sempre, vagonate di like e di commenti positivi
Toccare uno dei simboli e ricordi cari ai militanti della lega nord non è stata una scelta saggia. Il leader del PD sembra staccarsi sempre più dalla realtà, come se non si fosse accorto del passare del tempo. L’aver toccato in questo modo l’amor proprio dei lumbard potrebbe portargli sfortuna, ma di certo dimostra come ne abbia paura. Intanto la camicia sporca di sangue citata da Matteo Salvini è un po’ più sporca, oggi. L’ultimo naufragio poteva essere evitato se chi è al governo avesse messo in atto delle serie politiche anti immigrazione. 700 persone erano a bordo di un barcone naufragato in acque internazionali al largo dell’isola di Creta. Ne sono state salvate solo 340.
E per quelli che riescono miracolosamente ad attraversare il mare, non ci sono speranze. Renzi ha fallito nel tentativo di risollevare l’economia, i disoccupati sono tantissimi fra gli italiani che hanno professioni definite, figuriamoci se può esserci un futuro per questa gente che, a malapena, sa leggere e scrivere (altrimenti su un barcone di quel genere non ci salirebbe) e creano gravi problemi di gestione. Questa mattina a Sagro di Torino, l’ennesima protesta di un gruppo di circa 20 clandestini ospiti di un centro di prima accoglienza che, lamentandosi per i pasti che secondo loro non erano abbastanza buoni, hanno occupato la Strada statale 16, invadendola con cassonetti e immondizia. Ne sono seguite ore di tensione con le forse dell’ordine. Poi l’emergenza è rientrata insieme ai clandestini.
Articolo aggiornato il 04/06/2016 01:34