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Ossona – Il Consiglio comunale dello scorso 18 maggio ha approvato bilancio di previsione del 2016. Assente l’opposizione di Siamo Ossona, presente solo Gilberto Rossi che però…
Il terzo punto era il piano triennale opere pubbliche. Il sindaco Marino Venegoni ha messo le avanti dicendo che non tutte le opere indicate nel programma saranno realizzate, perchè dipendono dalla vittoria di bandi e da altri fattori. Fra questi lavori iscritti ma incerti ci sono i loculi e le tombe interrate, i lavori alla palestre, e asfaltature per 200mila euro. Il sindaco ha accenanato all’asfaltatura di via rimembranze che dovrebbe iniziare con i lavori dell ‘Enel. In effetti i lavori Enel sono iniziati ieri, ma annunciano l’ asfaltatura di via Rimembranze come imminente da circa 2 anni e finora non si è visto nulla. Vedremo come andrà questa volta. E’ stato annunciato che è stato commissionato, e finanziato, uno studio complessivo sulle piste ciclabili e sulla viabilità. Non si ricordavano che uno studio identico, fatto dallo stesso professionista, l’arch. Valsecchi, era già stato già fatto, presentato alla popolazione e al consiglio comunale e allegato all’ultimo Piano di Governo del territorio. Il comune editò anche un libretto con tutte le osservazioni a quel piano che fu stampato e distribuito dalla Lega Nord di Ossona nel 2008. Non lo dicono, ma si tratta di un doppione. Di questo studio si era detto qualcosa anche durante il consiglio comunale per l’approvazione del rendiconto 2015.
Si arriva quindi all’Approvazione del bilancio di previsione trienale. Il sindaco fa un preaombolo i cui contenuti si riassumono che secondo lui non è possibile confrontare le spese in conto capitale. che c’è una contrazione delle entrate. Fa una riflessione e dice che ogni volta che lo Stato mette meno alla legge il comune perde qualcosa. Hanno rifatto il contratto su stampanti e telefonia. Hanno dimezzate il numero delle sim per i telefonini, neavevano 22, ora sono rimaste 11 schede, di cui solo 2 sim sono senza limiti di traffico e sono quelle in dotazione della polizia locale. Nel nuov contratto sono compresi anche i telefoni cellulari. Ora sono attivate due linee adsl. Una in Comune e una alla scuola media. 800 euro al mese per tutto, il che significa 13.600 euro l’anno di telefono. I tagli maggiori riguardano il settore del sociale. Hanno eliminato le esenzioni gratuite alla mensa scolastica, il cui prezzo più basso è di ,80 centesimi anche per chi ha l’Isee a zero. La stranezza di questo provvedimento è che le tariffe per i servizi a domanda individuale erano state approvate nel consiglio comunale scorso ed era stato detto che erano rimaste invariate rispetto agli altri anni, invece a distanza di 20 giorni viene detto esattamente il contrario. Sempre nell’ambito del sociale è presentato a grandi linee il progetto “Ritorno al lavoro”, che prevede degli operatori che aiutano alcune categorie di persone particolari a reinserirsi nel mondo del lavoro. Non c’è stato modo di saper quali categorie di persone si tratti (non persone con handicap che seguono altri percorsi), però finora sono state aiutate 18 persone. Non si sa bene in che modo siano state aiutate, dato che sono ancora senza lavoro, ma se lo trovano possono essere attivate anche borse lavoro. Ci sono poi 5 bambini in comunità a carico del Comune: 4 sono al 50% in quanto solo uno dei genitori è residente a Ossona, mentre un bambino è totalmente a carico del Comune. La retta della comunità è di 180 euro al giorno per un impegno di 540 euro per ogni giorno di comunità. Se vi rimanessero un anno il costo per il Comune sarebbe di circa 200mila euro.
Una cosa che mi ha particolarmente indignato riguarda il regolamento per le prestazioni sociali. I criteri per l’accesso sono quelle del consiglio dei ministri, cioè quelle decise dal governo Renzi e dal Pd, che hanno stabilito che il livello minimo di sopravvivenza è quello della pensione minima, circa 400 euro al mese, e le hanno equiparate a in 12 comuni.
A Ossona, nel 2008, la Lega Nord, mentre era all’opposizione, era riuscita a portare il limite della povertà al doppio di quella stabilita dal governo, in modo che potessero avere accesso alle prestazioni sociali agevolate anche persone che avevano redditi più vicini alla reale soglia di sopravvivenza e di povertà. Sappiamo benissimo che se il livello di reddito per ottenere delle agevolazioni sociali è quello della pensione minima, vuol dire che vi potranno accedere solo coloro che riescono a imbrogliare e non ci sarà nemmeno una famiglia italiana che potrà accedervi, però vi accederanno gli extracomunitari e chi imbroglia.La segreteria comunale entra al solito nel discorso, e dice che è orgogliosa del lavoro dei funzionari in merito a questa scelta. Vien da rispondergli, come minimo, che chi si loda si imbroda. Ora che solo chi ha un reddito di meno di 6mila euro all’anno, se non si è ancora suicidato o se non è già un clochard, e se non gli hanno già portato via i bambini perchè non riesce a dargli da mangiare, potrà accedere alle prestazioni sociali. Complimenti davvero per la scelta e la competenza di funzionari e del consiglio dei ministri del governo Renzi.
Sull’asilo Nido Montessori rimangono invariati i problemi di sempre che però nessuno in consiglio comunale ha fatto rilevare. Il comune paga 236 mila euro alla cooperativa Orsa, in più oltre alle rette pagate dai genitori. Finora gli sconti dell’isee erano applicate anche a chi frequenta l’asilo nido non era residente. Per il 2016 ( da Gennaio) l’isee non è più applicata per i non residenti, la cui tariffa sarà di 500 euro, e quindi il Comune verserà , per i bambini non residenti che frequentano il nido, circa 450 euro al mese. Per approfondimenti vi rimando all’articolo Siamo Ossona, paghiamo il nido ai bimbi degli altri Comuni e Ossona, nuove iscrizioni al nido Teresa Sarti Strada Non si sa con precisione quanti bambini frequentano l’asilo nido Strada, di cui Pierluigi Gussoni e l’amministrazione comunale si dicono così orgogliosi. Di fatto però il comune paga per 43 bambini circa, che ci siano o che non ci siano.
Gli ultimi provvedimenti illustrati in coniglio comunale riguardano la Cultura cui sono destinati 3.000 euro, mentre alla Proloco Morus Nigra sono destinati 8mila euro (più altri finanziamenti su progetto, a quanto parrebbe). Per il diritto allo studio 130mila euro, ma nessuno è entrato nel merito sul modo in cui sono spesi e per quelli progetti. Un capitolo a parte lo merita lo Scuolabus che costa al Comune 36mila euro, per trasportare a scuola una ventina di bambini. Il comune riprende da quella spesa solo 9mila euro. Si tratta di un servizio costosissimo sia per i genitori, che pagano una retta davvero alta, sia per il Comune. Pare che si siano anche molte esenzioni date dall’isee. 130 mila euro sono destinati all’illuminazione pubblica.
Nel comparto dell’ambiente, fra le spese ci sono 130mila di illuminazione pubblica e 450mila per i rifiuti di cui 432mila per lo smaltimento e 18mila destinati all’avvio della piazzola ecologia da settembre a dicembre. La gestione della bilancia per i rifiuti a pagamento, rimane al gestore della piazzola (con le relative entrate). Il consiglio comunale finisce così, con l’unico presente dell’opposizione, Gilberto Rossi che annuncia l’astensione , rinuncia alla dichiarazione di voto per non fare un panegirico e ringrazia.
Articolo aggiornato il 20/05/2016 17:19