Politica

Bilancio Consuntivo. Ed ecco il mistero svelato

Ossona – Consiglio comunale del 28 aprile. Approvato il bilancio consuntivo 2015. Comune cattivo pagatore (240 giorni di ritardo) e conti in rosso, causa anticipazioni di cassa.

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Nel bilancio  consuntivo comunale del 2015 non era allegata, se non per sommi capi, la relazione che dovrebbe illustrare in modo semplice e chiaro come si siano concretizzati i progetti del 2015. All’inizio della riunione il sindaco Marino Venegoni ha definito il bilancio una massa di numeri incomprensibili e poi ha deciso di fare lui una descrizione.
Si è occupato prima delle Entrate del Comune lamentandosi dello Stato italiano, dandogli la colpa delle poche entrate del Comune. Non si è, però, lamentato del Residuo Fiscale di 23 milioni di euro che il Comune dovrebbe ricevere dallo Stato italiano ogni anno. La lamentela del sindaco Venegoni era rivolta al fatto che, siccome i soldi vanno prima tutti a Roma e poi tornano indietro (li vede tornare indietro solo lui), è difficile fare gli accertamenti approfonditi delle tasse pagate dai cittadini e cercare le aree di evasione fiscale. Non ha considerato il fatto che l’evasione fiscale in Lombardia è al 10%, una percentuale più bassa di quella tedesca e della maggior parte dei paesi europei.

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Quindi il sindaco ha annunciato che sono spariti gli oneri d’urbanizzazione e che quindi non possono usarli per la spesa corrente. Su questo punto pare si sia dimenticato il contenuto della sentenza 379/2013 della sezione di controllo della Corte dei Conti. Negli ultimi 10 anni le amministrazioni di Ossona hanno utilizzato la aberrante pratica di destinare le entrate una tantum degli oneri di urbanizzazione (quelli che si pagano, ad esempio, quando si costruisce una casa) per pagare gli stipendi degli impiegati e le bollette delle utenze (la spesa corrente), invece di utilizzare per questi le entrate ripetitive (come imu, ici e altre tasse comunali) e lasciare gli oneri di urbanizzazione per costruire opere e eseguire opere di manutenzione straordinaria. Negli scorsi anni, basavano il bilancio di previsione sulla mole di oneri di urbanizzazione prevista da PRG per i 10 anni seguenti. E’ una pratica che hanno dovuto smettere con il nuovo PGT. Inoltre la crisi ha fermato il mercato dell’edilizia e chi si basava sugli oneri di urbanizzazione ora non paga più gli stipendi. Non sono solo io a dire che l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per coprire le spese correnti è sbagliato. Anche se sono un’ottima consulente per il bilancio comunale, è la Sentenza della Corte dei Conti che dice, a proposito dei bilanci del Comune di Ossona: “il costante squilibrio di parte corrente registrato nell’ultimo triennio (nel 2011 pari a € – 292.324,36), in particolare alla luce della copertura a mezzo di entrate non ripetitive (pari nel 2011 a € 312.595,77), specificando le azioni intraprese per attenuarne l’incidenza sui futuri equilibri di bilancio;”

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Il sindaco ha anche dichiarato che il bilancio non copre gli oneri passivi a spesa sociale e che i contribuenti morosi sono aumentati e che il livello debitorio dei mutui è alto. Cosa significhi questa frase, temo, lo scopriremo nei prossimi mesi o con il bilancio di previsione che non è stato approvato entro il termine del 30 aprile.
Altissimo l’avanzo di bilancio: 420mila euro. Generalmente l’avanzo del bilancio consuntivo era utilizzato per coprire gli impegni dell’amministrazione controllata nei primi mesi dell’anno, fino all’approvazione del bilancio di previsione. Quest’anno, invece, l’intero avanzo di Bilancio è stato destinato ( per legge) a copertura del debito difficilmente esigibile causato dal fallimento Bertola e a causa del quale la Corte dei Conti ha obbligato il Comune di Ossona a prevedere un fondo di prelievo dal bilancio di 13mila euro per i prossimi 30 anni, fino alla completa copertura del ‘rosso’ derivato dai due bilanci consuntivi consecutivi chiusi in negativo.

Nel Bilancio ci sono altri  2 particolari per i quali l’opposizione di Siamo Ossona, precisamente il capogruppo Sergio Garavaglia, ha chiesto spiegazioni. Il primo riguarda le anticipazioni di cassa che il Comune ha chiesto alla tesoreria che superano il 40% del bilancio consuntivo (Ossona ha chiesto anticipazioni per il 49%), il secondo riguarda il fatto che il Comune paga i fornitori con più di 240 giorni di ritardo, rispetto ai 30 giorni stabiliti dalla regione Lombardia per le pubbliche amministrazioni. Si, il comune di Ossona preleva dal conto corrente soldi che non ha incassato (sta, cioè, andando “in rosso” per una percentuale maggiore di quella consentita dallo stato) ed è un cattivissimo pagatore. Il sindaco ha ammesso che il Comune paga le fatture dei fornitori con moltissimo ritardo, giustificando in parte la cosa con il pagamento di una fattura da 150mila euro destinata alla ditta Locatelli che più di tre anni fa aveva iniziato le ristrutturazioni alla scuola media e poi era fallita, e ha giustificato gli anticipi di cassa del 49% con una frase che suonava più o meno così: “Lo stato permette le anticipazioni di cassa fino al 40% del bilancio, noi siamo al 49%, appena appena sopra il limite”. La minoranza di Cambiamo Ossona, Gilberto Rossi, ha dichiarato che si asteneva sul voto perchè non c’è  la commissione bilancio. Sergio Garavaglia e il gruppo di Siamo Ossona hanno votato contro e la maggioranza, senza alcun commento ha votato a favore.

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Il commento di Sergio Garavaglia, capogruppo di Siamo Ossona

Dopo quanto successo giovedì mattina, non ho fatto nemmeno il tentativo di chiedere dichiarazioni politiche a commento del bilancio. Dopo la sua scenata il sindaco non me la manda di certo, Gilberto Rossi lo farà comunque ma, secondo me, non ha capito un tubo, mentre Sergio Garavaglia mi ha spedito un comunicato. Eccolo, in versione integrale: “Il bilancio consuntivo del nostro Comune ha un attivo di 420.000 euro. In teoria doveva finire a zero. Affermano di non avere soldi e avanzano un miliardo delle vecchie lire. Hanno preso dalle tasche dei cittadini tanti soldi per non spenderli. Il Sindaco stralunato, commercialista e ragioniere, ci ha spiegato che invece, come sempre, é tutto a posto. E che loro stanno pagando i debiti del 2008. Peccato che Lui era Assessore al Bilancio. Il loro revisore dei conti scrive che il Comune è un cattivo pagatore (una media di 240 giorni per pagare) e che dovranno scriverlo sul sito del Comune, oltre al fatto che non rispettano la norma di non superare il 40 per cento negli anticipi di cassa. Mi domando se il Bilancio preventivo sia stato scritto non da lui ma una scimmia ammaestrata che si è introdotta nottetempo in un ufficio del Palazzo mettendosi a battere a caso sulla tastiera di un computer. Si trattava dell’ufficio dove era conservata l’ultima versione del bilancio. Diciamo che se si voleva cazzeggiare, la scimmia alla fine ha fatto un buon lavoro. L’avevamo detto che per l’amministrazione Incontro il “non fare” assurge ad amministrare. Il paese è trascurato, sporco, la piazza ha subito un bombardamento, le strade rotte, i marciapiedi anche, le piste ciclabili sono sparite, i cartelli stradali sono scritti con bombolette, tutto va a morire tra inedia e disattenzione. In attesa dell’ennesimo Bilancio preventivo con le tasse al massimo approvate anch’esse nello stesso Consiglio, cito lo scomparso Umberto Eco e suggerisco al Sindaco e al suo amico Consigliere Rossi, che anziché controllare gli atti si parla addosso, di “affrontare l’esame universitario di Perlocutoria della Scatotecnica, Dipartimento di Tetrapiloctomia, Facoltà di Irrilevanza Comparata”. Hanno studiato e sono pronti. Amministrare e fare opposizione, però, é ben altro.”

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.

Articolo aggiornato il 01/05/2016 11:21

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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Testata registrata presso il Tribunale di Milano n. 47/2020 del 3/06/2020 Direttore responsabile Ilaria Maria Preti
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