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Milano – Regione Lombardia riapre Expo il primo maggio, ad un anno esatto dalla sua inaugurazione, con un concerto e la riaccensione dell’Albero della Vita. Inizia la vera discussione del Dopo Expo 2016.
Nella prima parte sono previsti i discorsi augurali del presidente di Arexpo Giovanni Azzone, del sovrintendente del Teatro alla Scala Alexander Pereira, dell’assessore regionale al post Expo Francesca Brianza e del presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, che nell’occasione annuncerà anche il vincitore del concorso indetto dalla Regione sul nuovo nome da dare all’area.
Dopo gli interventi sarà proiettato un filmato sulla storia di Expo, partendo dalla sua creazione fino alla situazione attuale e con dei cenni alle prospettive future dell’area, quindi inizierà il concerto dell’Orchestra dell’Accademia Teatro Alla Scala con i solisti Federica Lombardi, soprano, e Giovanni Romeo, baritono, dell’Accademia di Perfezionamento per cantanti Lirici dello teatro stesso.
La direzione è di Pietro Mianiti, saranno eseguite musiche di Gioacchino Rossini, Giuseppe Verdi, Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti. Il concerto sarà concluso con lo spettacolo di fuochi artificiali nell’area dell’Albero della Vita.
Sui progetti del dopo Expo le idee non mancano e anche questa mattina vi è stato un sopralluogo dalla regione Lombardia per verificare lo stato dei lavori che dovranno essere fatti per dare nuova vita all’area. Il vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) vi si è recato con uno dei candidati sindaci alle prossime elezioni di Rho, Marco Tizzoni. La comunione di intenti, cioè di vincere le elezioni di Rho dove attualmente governa una amministrazione di centro sinistra, è abbastanza chiara, ma dato che l’area di Expo coinvolge direttamente il paese, anzi si trova quasi tutta sul suo territorio è anche giusto sapere cosa pensano dei rhodensi che si candidano ad amministrare al città. “Rho deve essere protagonista del post Expo e trarne tutti i possibili benefici a partire da nuovi posti di lavoro e dalle opportunità che si apriranno per il territorio.” Ha detto Fabrizio Cecchetti. “Negli ultimi anni il territorio rhodense è stato sfruttato abbastanza. L’ultimo esempio è il mega centro commerciale di Arese che ha portato traffico, inquinamento e rischia di mettere in seria difficoltà i negozi di vicinato dei centri storici. Anche le ricadute positive che erano state promesse con l’apertura di Expo si sono rivelate solo parole e nei fatti non si sono concretizzate. Con Tizzoni sindaco non subiremo più le decisioni calate dall’alto che hanno portato più disagi che benefici alla nostra gente. Il nostro comune si farà sentire con forza per portare sul territorio ricchezza, eventi e occupazione.”
La creazione possibilità di lavoro concrete e durature nell’area e il piano economico del dopo expo sono fra gli argomenti più discussi, e anche quelli che stimolano le maggiori critiche, proprio perchè le aspettative sono alte. Durante l’ultima riunione della commissione regionale delle Attività produttive, l’assessore Francesca Brianza ha presentato l’atto integrativo all’Accordo di Programma Expo, la Programmazione Fast Post Expo, il Progetto della Fondazione La Triennale di Milano e lo Human Technopole, che comprende il Campus Universitario e il progetto IBM, e fra le altre cose, orti botanici, campi sportivi e summer school. Sono già stati stanziati 79 miliardi di euro di cui 50miliardi derivano da fondi regionali. Si parla della partenza a breve di un grande bando per la ristorazione che servirà a suppprtare le aperture gratuite dei fine settimana soprattutto per le visite all’amatissimo Albero della Vita, che ha già dei nuovi spettacoli di luci e musica.
L’insieme di progetti pensati finora sulla grande area non è però piaciuta al Movimento 5 stelle che sperava forse in un progetto economico unico per tutta l’area. Stefano Buffagni, portavoce del M5S e membro della Commissione se ne lamenta in modo duro: “l’Assessore non ha fornito nessuna risposta in merito alle questioni relative all’impatto che i progetti avranno su produzione e occupazione, a fronte del grande investimento già effettuato da Regione Lombardia, mentre Silvana Carcano si pone problemi di tipo burocratico, su agibibilità e bonifiche.
Tutti insomma, maggioranza e opposizione, in regione Lombardia e nei Comuni interessati da Expo, hanno lo stesso fine e lo stesso interesse: che Expo crei occupazione, lavoro, ricchezza, saggezza e bellezza. Forse, sotto l’ombra dell’albero della vita che si riaccende il primo maggio, sogni e progetti sono destinati a realizzarsi.
Articolo aggiornato il 15/08/2022 17:19