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Milano – Il consiglio regionale entra nella vicenda del canone Rai approvando una mozione il cui si chiede di abolire il Canone Rai o di destinarne una congrua parte al sistema televisivo locale. L’aveva presentata la Lista Maroni.
A favore della mozione presentata dalla lista Maroni hanno votato a favore 31 consiglieri della Maggioranza. 21 dei consiglieri di Patto civico e del PD hanno votato contro mentre, a parer mio inspiegabilmente, 8 consiglieri del M5 Stelle si sono astenuti. La mozione della lista Maroni si basa sulla sentenza della Corte costituzionale del 2002 che evidenzia la irregolarità del canone Rai quando su trasformato da abbonamento a tassa di possesso del televisore, in quanto “non tiene conto della compartecipazione tributaria prevista dall`articolo 119 della Costituzione”. La costituzione italiana, infatti, prevede che le tasse siano proporzionali al reddito e alla capacità contributiva dei cittadini, mentre è chiaro che il canone Rai viola questa regola costituzionale.
Al parlamento romano il movimento 5 stelle, lo scorso 5 aprile ha presentato una mozione contro il canone Rai che si rifà alla stessa sentenza della corte costituzionale e nella presentazione della posizione politica lo stesso movimento si lamenta del fatto che la rai e i tg di regime saranno gli unici beneficiari di questa tassa.
Non si capisce perchè in consiglio di regione Lombardia M5stelle si siano astenuti dal voto. In ogni caso, la loro astensione sul provvedimento del canone Rai è già più positiva della posizione del PD che ha votato contro la mozione ma ha evitato di parlarne troppo. Fra i comunicati di oggi del Pd in regione Lombardia l’unico riferito alla Rai è un comunicato del Commissario Antimafia in Lombardia Gian Antonio Girelli, che si lamenta per la presenza di Salvo Riina ( il figlio di Totò) come ospite nella trasmissione di Bruno Vespa.
Su Co News avevamo parlato del canone Rai nell’articolo Ultime notizie sul canone Rai nella Bolletta della luce.
Durante le discussioni in aula è intervenuto il cons. Pietro Foroni della Lega Nord, che ha rilevato che il “sistema Rai oggi è anacronistico e le nuove modalità di pagamento del canone volute dal Governo sono solo il mantenimento dello status quo, con l`aggravio dell`accentramento del servizio a Roma”.
Il cons. Alessandro Fermi, sottosegretario all’Attuazione del programma, ai rapporti istituzionali nazionali e alle relazioni internazionali ha espresso parere favorevole a nome della giunta Maroni.
Alcuni dati riguardo il pagamento del Canone Rai, relativi al 2014: in Italia gli abbonati sono 16,7 milioni, la stima delle evasioni raggiunge i 7 milioni. Lo Stato incassa ogni anno 1,9 miliardi di euro. La classifica delle regioni per pagamento del canone vede in cima l’Alto-Adige con l`81%, seguito dalla Lombardia al 73% e dalla Sardegna al 70%. In Lazio il canone Rai è pagato dal 64% delle famiglie, mentre in Sicilia la percentuale scende al 57% e in Campania il 53%.
Articolo aggiornato il 08/04/2016 01:26