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L’antenna dei telefonini e della discordia

Ossona – Questa mattina, dopo l’articolo di CronacaOssona della costruzione dell’antenna di telefonia mobile, finalmente qualcosa è successo. L’amministrazione di Ossona per voce del sindaco, ha pubblicato un comunicato stampa sul sito internet del Comune e il consigliere comunale (verdi, Sel e 5 stelle) Gilberto Rossi ha inscenato una protesta tentando di bloccare i lavori di costruzione dell’antenna, intervento che che ha richiesto l’intervento della polizia locale. Come dichiara lo stesso Gilberto Rossi sulla sua pagina Facebook il sindaco Venegoni lo ha trattato in malo modo.

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Una mattina davvero agitata, quella di Ossona, Co da Chi e Co da Là erano entrambe sotto pressione. Da una parte il furto disastroso al cimitero, e dall’altra l’antenna della telefonia mobile che è in via di costruzione proprio in questi giorni, con il cantiere già aperto e di cui vedete una foto.

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Gilberto Rossi, sul suo profilo Facebook, cerca di giustificarsi del fatto di non aver saputo nulla in anticipo di questa questione, ma probabilmente questo capita perchè era troppo impegnato nei soliloqui e nella registrazione di video e non ha quindi approfittato della possibilità di esercitare una delle prerogative dei consiglieri comunali, cioè quella di consultare l’elenco delle dia a e dei pl presentati al protocollo dell’ufficio tecnico.

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Se invece di dedicarsi alle assurde pubblicazioni della documentazione di video sul 25 aprile 2013 e sulla genesi di Fischia il Vento, avesse consultato la documentazione che può consultare di diritto, avrebbe saputo prima della domanda di sostruzione del  nuovo palo dell’antenna per i telefonini.  Magari prima che iniziassero a costruirla e a fare una gettata di cemento in un terreno agricolo.

Questa mattina Rossi si è recato al cantiere del nuovo impianto in costruzione (che vedete nella fotografia scattata oggi a mezzogiorno) e insieme ad un’altra persona non identificata ha tentato di bloccare i lavori di costruzione del palo. Si è messo a sbraitare fino a che gli operai del cantiere non hanno deciso di chiamare le forze dell’ordine.
Sul cantiere si è recata la polizia locale che lo ha convinto ad allontanarsi. Poi, mi hanno riferito, ha continuato la sua protesta in piazza Litta invitando i pensionati seduti al bar a recarsi sul luogo del cantiere. In un certo momento deve esserci stato anche l’incontro con il indaco Venegoni.

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Gilberto Rossi non è il solo ad essersi agitato molto per la costruzione dell’antenna. Prima di continaure a raccontare però faccio una premessa. E la premessa dell’ ambasciator non porta pena.  Nel senso che ciò che scrivo da questo punto in poi, non lo commento, lo racconto e basta. Poi ogni lettore trarrà le conclusioni che la lettura gli suggerisce.

Questa mattina sul sito del comune di Ossona è apparsa una lettera a firma del sindaco Venegoni che racconta la sua visione della vicenda dell’antenna. Ve la pubblico integralmente dato il sito del Comune di Ossona non ha grande visibilità e non è molto navigabile.

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La storia dell’antenna secondo il sindaco Venegoni

telefonini antenna elettrosmog

“Nel settembre 2015 Vodafone presentò istanza per la realizzazione di un nuovo impianto antenna su un’area residuale all’intersezione di via Marconi con viale Europa. L’Amministrazione respinse la richiesta ed in quanto area di proprietà del Comune e non della Provincia, come invece sosteneva l’Operatore indicando come disponibile l’area del nuovo eco centro. All’inizio di febbraio Vodafone ha chiesto l’autorizzazione per il posizionamento di una nuova antenna in prossimità del “bosco della corona” poco distante dalla torre dell’antenna condivisa da 10 anni con Telecom. 

Nonostante l’Amministrazione Comunale abbia insistito, per iscritto e in diversi incontri, affinché i due operatori continuino a condividere l’impianto evitando di duplicare una struttura, Vodafone non intende recedere dalla propria decisione. La legge stabilisce che l’attività di questi Operatori è un “servizio di interesse pubblico” e come tale, una volta superato l’esame di ARPA come del caso presente, salvaguardata. Nel tentativo di evitare l’inutile proliferazione di tali manufatti l’AC in data il 4 febbraio scorso è ricorsa alla AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, la massima istituzione nazionale, preposta a dirimere le situazioni di conflitto in tema di telecomunicazioni.

La speranza del Comune sta nella nuova Direttiva Europea (n. 2014/61/UE di recente recepimento a livello nazionale) che tra l’altro ha come obiettivo quello di facilitare l’installazione di reti di comunicazione, promuovendo l’uso condiviso dell’infrastruttura fisica esistente, ciò anche a ridurre i costi sociali e ambientali. Il Codice delle Comunicazioni attribuisce all’Autorità la possibilità di imporre agli operatori la condivisione di infrastrutture o le proprietà, compresa la co-ubicazione fisica.  La settimana scorsa l’Autorità ha convocato i due operatori Vodafone e Telecom, accogliendo la richiesta del Comune proprio per verificare la possibilità di continuare la condivisione dell’attuale sito, evitando la proliferazione di impianti sul territorio, a tutela dell’ambiente e per una corretta pianificazione urbana e rurale. Siamo in attesa del responso. il Sindaco ;Marino Venegoni.

Ci sarebbe molto da ridire su questo comunicato, apparso improvvisamente sul sito del Comune di Ossona, ma mi limito a far notare l’ovvio. Per prima cosa i capigruppo in consiglio comunale non sono stati informati, così come la cittadinanza, ma il sindaco ne era al corrente dal settembre 2015. La seconda cosa ovvia è che mentre l’amministrazione è in attesa del responso dell’AGCOM, il palo è in costruzione. Probabilmente entro due giorni sarà operativo.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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