Referendum Regione Lombardia. Tira e molla fra Maroni e Alfano
Milano- Il presidente Roberto Maroni ha chiesto nuovamente al ministro Angelino Alfano l’accorpamento del referendum con le elezioni amministrative proprio in questi giorni. I 5 stelle e il Pd dicono che Roberto Maroni non ha ancora tentato nessun contatto con il governo per scegliere in modo definitivo la data di celebrazione del referendum sull’autonomia della regione Lombardia; in realtà le richieste sono state parecchie. La risposta, però, non arriva. Angelino Alfano non vorrebbe per ripicca, si dice.
Una nuova lettera del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, è stata inviata al ministro dell’Interno Angelino Alfano e per conoscenza al Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Si tratta di un sollecito riscontro alla richiesta, già avanzata nei mesi scorsi, di abbinare il referendum per la Lombardia Autonoma con le elezioni amministrative del prossimo mese di giugno. Roberto Maroni ha assicurato ad Angelino Alfano la disponibilità della regione Lombardia a superare le difficoltà tecniche che erano state presentate in una precedente lettera del ministero in risposta alle richieste lombarde.
Sempre nella lettera indirizzata a Angelino Alfano, Maroni scrive che “l’abbinamento con le elezioni amministrative consentirebbe a Regione Lombardia un risparmio di circa 20 milioni di euro, che sarebbero destinati a finalità sociali” e che “Il tardivo riscontro a questa istanza impedisce il perfezionamento dell’Intesa operativa comunque necessaria all’espletamento del voto regionale e della quale ti ho anticipato una bozza già lo scorso 21 dicembre 2015”.
Più di due mesi per decidersi a rispondere e farci risparmiare 20 milioni di euro, perché è chiaro che la Lombardia sarà comunque chiamata alle urne per votare il referendum anche se la risposta del Ministro Alfano sarà un No. Durante il convegno che si è svolto a Marcallo con Casone lo scorso febbraio, in cui erano presenti sia il consigliere regionale Fabio Pizzul, del Partito Democratico, sia il consigliere regionale Stefano Buffagni, del M5 stelle, si era già parlato di questa possibilità e sembra che Angelino Alfano non voglia concedere alla Lombardia di abbinare le due elezioni perché qualche anno fa, quando Roberto Maroni era ministro dell’Interno, quest’ultimo non ha abbinato le elezioni politiche ad un referendum.
Cioè, Angelino Alfano si starebbe comportando nello stesso modo in cui si comporterebbe un bambino di tre anni in vena di fare ripicche e capricci, senza alcun rispetto per la popolazione della Lombardia. Un motivo in più quindi per chiedere nuovamente di avere indietro i nostri 54 milioni di euro all’anno, visto che a Roma li non hanno rispetto per i soldi delle tasse e per la fatica che si fa nel guadagnarli.
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