Guerra alle Ludopatie. L’ ha iniziata Sabrina Spirolazzi
Magenta – Sabrina Spirolazzi è sempre più impegnata nel sociale e, nella sua qualità di cittadina impegnata in organizzazioni di volontariato nell’ ambito del sostegno sociale ha preso carta e penna, (o meglio un computer) e ha scritto all’amministrazione comunale, per chiedere di intervenire riguardo al problema che si è creato con la crescita del numero delle ludopatie e del gioco d’azzardo.
Sabrina Spirolazzi ha scoperto una via per spronare l’amministrazione comunale anche senza essere consigliere, ma come semplice cittadina impegnata nel sociale. Difatti anche i cittadini possono proporre odg e mozioni al consiglio comunale e Sabrina, nella sua qualità di volontaria nel sociale, ha interessato il Sindaco e l’assessore alle politiche sociali, Simone Lonati, alla proposta di disciplinare gli orari di utilizzo delle slot machine, anche nell’ottica di contrastare l’insorgere di abitudini collegate alle frequentazioni da parte di pensionati e studenti, con particolare riferimento agli orari di apertura delle sale giochi e di accesso agli apparecchi da gioco installati nei pubblici esercizi, al fine di limitarne l’uso con particolare attenzione agli orari di uscita dalle scuole e al tempo libero delle fasce più fragili della cittadinanza (giovani e anziani).
In quella che a tutti gli effetti è la richiesta di presentare una mozione sono elencati i dati ufficiali sul gioco d’azzardo lecito e della patologia derivante da tali giochi (GAP).
Ormai il Gap è un fenomeno significativo e la sua diffusione è tipica delle aree metropolitane. I dati statistici forniti dal SERT del Dipartimento dipendenze dell’ASL di Milano evidenziano un incremento esponenziale dei casi che presentano un passaggio della normalità comportamentale del gioco sociale alla problematicità del gioco eccessivo fino alla condizione del gioco patologico.
In particolare, nel territorio di competenza ASL, si è riscontrato un progressivo aumento del Gap, con il collaterale abbassamento dell’età media dei soggetti che si rivolgono per la prima volta al SERT. Considerato che rientra tra i compiti e le funzioni del Comune instaurare un sistema di prevenzione sociale e contribuire, per quanto possibile, al contrasto dei fenomeni di patologia connessi al gioco compulsivo anche attraverso interventi volti a regolare e limitare l’accesso alle apparecchiature di gioco soprattutto per tutelare i soggetti psicologicamente più vulnerabili o immaturi e quindi maggiormente esposti alla capacità suggestiva dell’illusione di conseguire tramite il gioco vincite e facili guadagni.
In base questi contenuti, ricordando l’art. 3 – c 2 del DLGS n° 267/2000, dove si indica che il comune è l’Ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo è considerato che lo stesso può adottare provvedimenti non solo a tutela della salute pubblica ma anche più in generale del benessere individuale e collettivo della popolazione locale e visto che le Slot machine sono da considerarsi strumenti di grave pericolo per la salute individuale e il benessere psichico e socio-economico della popolazione locale, Sabrina ha chiesto all’amministrazione che siano disciplinati gli orari di utilizzo delle slot machine, anche nell’ottica di contrastare l’insorgere di abitudini collegate alle frequentazioni da parte di pensionati e studenti, con particolare riferimento agli orari di apertura delle sale giochi e di accesso agli apparecchi da gioco installati nei pubblici esercizi al fine di limitarne l’uso con particolare attenzione agli orari di uscita dalle scuole e al tempo libero delle fasce più fragili della cittadinanza (giovani e anziani).
Non c’è che dire. Si tratta di una mozione a tutti gli effetti ed ben motivata. Ora ci vorrà che l’assessore Lonati, che ne è il destinatario, oppure un altro consiglieri, se ne faccia carico e ne curi l’inserimento fra gli ordini del giorno del prossimo consiglio comunale. Il tema è molto caldo. E’ di questa sera, infatti, anche un comunicato stampa dell’assessore al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo di Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, che si è impegnata parecchio sul fronte della lotta al gioco d’azzardo e delle ludopatie, sin da quando, due anni fa, ha scritto la legge Lombarda. “L’iniziativa di contrasto alle ludopatie promossa da Regione Lombardia riscuote il consenso di un numero sempre crescente di Regioni italiane. E’ per questo che mercoledi’ 9 marzo, a Milano, presenteremo un ‘Manifesto’ per dire al Governo di tenere conto delle tante iniziative messe in campo a livello locale per contrastare la diffusione indiscriminata del gioco d’azzardo”, ha scritto questa sera la Beccalossi.
Viviana Beccalossi è anche il team leader della Giunta Maroni in tema di ludopatie e ha commentato l’incontro avvenuto questa mattina a Roma in sede di Conferenza delle Regioni, nel quale la Lombardia ha presentato l’iniziativa del 9 marzo e chiesto il contributo più ampio possibile per arrivare a una posizione comune di tutte le Regioni. “Il manifesto delle Regioni a cui hanno gia’ aderito ufficialmente, oltre alla Lombardia, Liguria, Veneto e Basilicata, oggi è stato pubblicamente apprezzato anche da Emilia Romagna, Lazio, Piemonte e Campania. E’ la dimostrazione che, al di là delle rispettive appartenenze politiche, chi ha la responsabilità di amministrare i territori sa bene quanto il gioco d’azzardo sia diventata una vera e propria emergenza sociale”.
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