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Milano – Le elezioni di Milano diventano sempre più problematiche per la sinistra. Sel, altri gruppi della sinistra alternativa, e una parte del Pd stesso hanno mal digerito la vittoria alle primarie di Giuseppe Sala, city manager dell’amministrazione Moratti e commissario di Expo, fortemente voluto da Renzi e si parla di una lista alternativa. Il candidato sindaco ha un nome forte, sarebbe il giornalista Curzio Maltese.
Ed ecco oggi, infatti, la reazione di Giuliano Pisapia che vede in pericolo il difficile compito di far mandare giù alla sinistra non democristiana la candidatura di un uomo di destra. “Non mi risulta che si candidi. Uno deve raccogliere le firme, presentare una lista. Ma finora mi sembra che siamo ancora in anticipo rispetto a queste decisioni. Che ci sia una lista a sinistra che non faccia parte della coalizione è una cosa che ci si aspettava. E’ stato detto apertamente, chi sarà il candidato questo non lo so.” Dice parlando di Curzio Maltese. Su suoi sforzi per far accettare la candidatura di Giuseppe Sala ai suoi, invece, ha detto che: “considera fondamentale, per vincere le elezioni, la presenza all’interno della coalizione di una lista che guardi a sinistra, ad una sinistra aperta e capace di assumersi la responsabilità di governo, capace di fare scelte coraggiose, di non guardare indietro ma di guardare avanti.”
Uno sforzo non da poco ma che fa sorridere. Il fatto stesso che indichi la sua lista arancione come l’unica che guarda a sinistra dice già che la lista e la coalizione che sostiene Giuseppe Sala, guarda al centro destra e che non ha le caratteristiche per essere votata dalla sinistra. Ed è certo che la consideri fondamentale. Senza gli antagonisti e Sel, il PD non vince le elezioni.
E’ divertente anche constatare che a Milano, per avere qualche chance di vittoria dopo i 5 anni di Pisapia, la sinistra ha dovuto candidare un uomo di centro destra. Ma a questo punto, se i milanesi vogliono votare centro destra perchè non ne possono più degli arancioni e della sinistra, voteranno Stefano Parisi, che sarà supportato da consiglieri e assessori di centrodestra, fra cui Matteo Salvini.
Per chi è fuori dai mal di pancia della sinistra e di Sel è già piuttosto divertente vedere le rivoluzioni e le evoluzioni che fa Gilberto Rossi, consigliere di verdi e Sel a Ossona, piccolo comune della provincia di Milano. Invece di fare la rivoluzione planetaria e amientale, sta facendo la rivoluzione degli striscioni. Toglierà le scritte contro l’expo che cementifica, e si prepara a trovare la giustificazione per gridare “viva expo e viva il commissario unico che non ha presentato i bilanci ma che si presenta come sindaco per il PD e per Sel” oppure sta preparando gli striscioni per inneggiare a Corto Maltese? Si, a Corto Maltese, non Curzio Maltese, perchè diciamocelo, con un filo di ironia, Gilberto Rossi, i verdi e “Sinistra e libertà” hanno più affinità con i fumetti che con la politica.