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Auto – Questa settimana la Volvo ha richiamato 59mila auto per rimediare ad un difetto che causava lo spegnimento improvviso del motore. La Toyota, invece, ha richiamato 2,87 milioni di vetture 4X4 RAV4 per un problema alle cintura di sicurezza, e general motors e molti altri devono sostiuire gli airbag. Infine anche le auto del marchio Mercedes finiscono nella class action americana a causa delle emissioni inquinati. Non si sa se essere contenti che i problemi si scoprono e si risolvono o stupiti che ce ne siano così tanti.
La casa automobilistica Volvo ha richiamato 59mila auto che dovranno essere controllate a causa di un problema elettronico che potrebbe causare lo spegnimento improvviso del motore e dei comandi. Il problema riguarda i modelli diesel della serie 60 e 70 costruite nel 2016, la metà dei quali venduti in Svezia. Non tutte le auto sembrano, però, avere questo difetto, i comandi elettronici si spengono all’improvviso per un paio di secondi per poi riaccendersi da soli, per cui nelle officine si procede al controllo e, nel caso siano necessarie, alle riparazioni.
Infine, a carico del marchio Mercedes sono state aperte, sempre negli Stati Uniti le procedure legali della class action per il mancato rispetto del livello di emissioni inquinanti promesso. Secondo quanto riferito da alcuni giornali tedeschi, alcuni modelli del marchio Mercedes che montano una tecnologia definita pulita e promettono la riduzione del 30% delle emissioni rispetto ai motori classici a benzina, supererebbero i limiti imposti dalla legge americana. La Daimler-Benz, però, ha respinto tutte le accuse specie quelle di manipolazione. Si potrebbe trattare, infatti, di una vera diminuzione delle emissioni rispetto ai motori a benzina, solo che non sarebbe sufficiente a rispettare comunque i limiti legali.
Articolo aggiornato il 23/02/2016 13:55