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Ossona – Cristina e suo papà, il dott. Pastori, ci raccontano i loro progetti per rendere il centro sportivo di via Pertini una eccellenza nel campo dello sport e del Tennis. Sabato mattina presso il centro si sono svolte le semifinali del campionato Open di Calcetto, dedicato ai disabili e alle persone disagiate. Un progetto di sperimentazione di avviamento allo sport per i disabili intellettivo e relazionali che fa parte del circuito Fisdir. L’organizzatore è Roberto Signoretto, della Cooperativa Primavera, mentre il centro sportivo guidato dalla tennista Cristina Pastori ha concesso l’uso gratuito della palestra.
I progetti di Cristina Pastori però non si fermano a queste iniziative. Ce ne sono molto altri che lei e suo papà mi hanno raccontato, anche se non è tutto perfetto. Le difficoltà sono molte: “Purtroppo i miei ragazzi della scuola di tennis devono andare a disputare le gare a Cameri, in provincia di Novara, perchè qui a Ossona abbiamo un campo solo e la Federtennis, la Federazione Italiana del Tennis, ammette solo strutture con almeno due campi.”
Per questo motivo, a breve sarà presentato al Comune di Ossona un progetto di ampliamento del centro sportivo, che prevede la costruzione di un altro campo da tennis normale, più un altro per il tennis veloce, una piscina per colonia e in cui si può fare acqua gym, e anche un campo polivalente coperto da realizzate sul piazzale dell’ex mercato. L’impegno economico per costruire e gestire queste strutture è importante, ed è subordinato al prolungamento della convenzione. 12 anni non sino sufficienti per rientrare dall’investimento simile. ” Vogliamo rendere il centro sportivo un’eccellenza del settore, sia come offerta di corsi sportivi sia per la gestione” ha detto il dott. Pastori. “e la comunità non dovrà metterci un solo euro. L’unica cosa che chiederemo è il prolungamento della convenzione. 12 anni sono pochi, ma credo che con qualche anno in più riusciremo a fare davvero una ottimo lavoro.”
Due sono le domande che ho voluto porre a Cristina Pastori e a suo papà. La prima riguarda i rapporti con l’amministrazione comunale. Cosa potrebbe succedere se l’amministrazione non volesse sentir parlare di una nuova convenzione che allunghi i tempi di gestione dell’impianto sportivo? ” Noi vogliamo collaborare con l’amministrazione, la comunità ci sta a cuore, quind spero che riusciremo a metterci d’accordo in modo da offrire un ottimo servizio ai cittadini, senza che vi siano costi o impegni eccessivi. Però nel caso in cui non volessero ascoltarci, cosa che spero no accadrà, ci rivolgeremo alla cittadinanza e tutte le forze sociali del paese, chiedendone l’appoggio per fare una democratica, ma persuasiva, pressione sugli organi amministrativi. E interesse di tutti i cittadini avere un centro sportivo d’eccellenza vicino a casa, e noi pensiamo che a Ossona ci sia la possibilità di averlo.”
L’altra domanda che ho voluto fare ai Pastori riguarda l’uso della Palestra. Nella vecchia convenzione un tempo era scritto ch ele scuole e alcune associazioni avevano diritto di prelazione su una parte del tempo di uso della palestra, una regola che serviva a fare in modo che la palestra servisse soprattutto agli ossonesi. “Come dicevo, noi vogliamo collaborare. Le soluzioni si trovano parlando.” ha risposto il dott. Pastori. “ma su questo posso già dire che molto spesso, quando ci sono iniziative organizzate nell’ambito del sociale o a favore dei disabili, noi concediamo l’uso gratuito della palestra.”
Articolo aggiornato il 14/02/2016 23:48